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Ghiacciaia di Villa Lambertini a Bologna, raccolti i fondi per il restauro

La ‘colletta’ era stata lanciata da un’associazione di residenti impegnati nella tutela del patrimonio storico della Barca

Gli interni della ghiacciaia di Villa Lambertini-Mattei

Gli interni della ghiacciaia di Villa Lambertini-Mattei

Bologna, 26 aprile 2023 - Un esito positivo. Simile a quello che si legge in tutte le favole più belle. E che ora consente all’associazione no profit costituita per salvaguardare la “Ghiacciaia di Villa Lambertini-Mattei” di stringere tra le mani un ulteriore, grande, traguardo e scrivere un nuovo capitolo: completare il restauro della conserva settecentesca, un “tesoro” nascosto nel giardino di un condominio della periferia bolognese, nel quartiere Barca, e riportato all’attenzione proprio grazie all’associazione di residenti.

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Attraverso una petizione che ha raccolto l’interesse dei cittadini e, grazie al quale, sono stati raccolti i fondi necessari per portare a compimento il progetto, la “giazéra” (ovvero la ghiacciaia un tempo dedicata alla conservazione degli alimenti) potrà godere ora di una nuova luce. Mantenendo viva la lunga storia che la caratterizza. “Grazie, per il vostro appoggio e la vostra generosità che ci ha fatto raggiungere l’obiettivo molto prima della fine della campagna” è il messaggio che apre la pagina della raccolta fondi, e che celebra ora un risultato condiviso.

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Risultato raggiunto prima del previsto, grazie anche alla donazione significativa di “Succede solo a Bologna” – l’associazione che si occupa di valorizzare e promuovere la cultura e il patrimonio artistico e monumentale della città e della provincia – che ha infatti permesso di portare a compimento il traguardo ancor prima delle aspettative.

La storia della ghiacciaia

Un risultato importante, vista anche la storia che la ghiacciaia conserva tra le sue mura. La Villa Lambertini-Mattei, infatti, è la storica dimora estiva del cardinale Prospero Lambertini (1675-1758), Papa Benedetto XIV dal 1740 al 1758. L’ingresso principale della proprietà, come testimonia ancora oggi il cancello segnalato da due imponenti pilastri sormontati da sfere di cemento, era sull'attuale via Bertocchi (ex via della Certosa) e percorrendo un viale alberato si raggiungeva la villa la cui struttura era caratterizzata dalla chiesetta, la casa colonica adiacente, e la ghiacciaia per la conservazione degli alimenti.

Questa importante ghiacciaia, o conserva, era una tipica struttura di cui erano dotate tutte le ville costruita, alcune decine di metri a nord della Villa nella zona più fresca, dove iniziava il bosco, che si estendeva fino alle rive del fiume Reno. La “Conserva” della Villa Lambertini-Mattei, fu inoltre utilizzata negli anni anche quale sicuro rifugio durante la guerra e luogo di gioco dei bambini.

Non solo. Anche la storia che lega l’associazione alla ghiacciaia di Villa Lambertini ha radici ‘antiche’, iniziata nel 2006, con una battaglia per impedire che abbattessero una quercia secolare lì presente e per impedire che un intervento edilizio distruggesse un elemento prezioso del nostro patrimonio storico. Quando i condomini vennero a conoscenza della vicenda iniziò una vera e propria lotta e nel 2008 iniziò a diffondersi fra i condomini la convinzione che l’unica maniera per risolvere la questione fosse quella di cercare di acquistare la proprietà della ghiacciaia e del terreno adiacente: venne quindi lanciata un’offerta di acquisto e, dopo un’estenuante trattativa, la possibilità di poter acquistare effettivamente il terreno divenne concreta. Nel 2010 si è così costituita l’associazione senza scopo di lucro ‘Salviamo la ghiacciaia’ a cui hanno aderito 42 famiglie del complesso residenziale ed il 23 marzo 2010, con un grandissimo sacrificio da parte di tutti gli associati, è riuscita ad acquistare la ghiacciaia ed il terreno adiacente. Da quel momento sono iniziati gli interventi volti alla valorizzazione dell’area ed alla sua messa in sicurezza e si è lavorato per migliorarla al fine di poterla renderla visitabile, così da promuoverne l’interesse artistico e storico. Ora che anche la raccolta fondi per ristrutturarla è andata a buon fine, rimangono comunque ulteriori obiettivi da raggiungere tutti insieme: “Con il vostro aiuto possiamo cercare di raccogliere i fondi che ci servono per gli ulteriori interventi che avevamo programmato – si legge sul sito dell’associazione - spazzolare le pareti di sasso e mattoni per far risaltare la struttura interna, pulire e sistemare il fondo con la posa di materiale idoneo ed eseguire dei lavori sull’area esterna e nel giardino per la recinzione, i cancelli e l’illuminazione. Ma prima ancora vorremmo cercare di fare installare un corrimano anche nella parte esterna della ghiacciaia, per agevolare l'accesso alle persone che fanno fatica a scendere i gradini più alti”.