Gravidanza, ecco come la affrontano le mamme di Bologna. L'indagine Nomisma

Secondo lo studio una donna su tre ci perde il sonno, una su cinque descrive l'attesa come un periodo pieno di ansie. Ecco tutti i dati

Bologna, 15 novembre 2022 - Non esiste un modo corretto per vivere la gravidanza, così come non esiste alcun mito sulla madre perfetta. Dietro alla mamma col pancione si cela un percorso molto complicato, dove la donna si rivela vulnerabile proprio mentre crea un legame empatico con il suo futuro bambino. In altre parole, la futura mamma resta sé stessa: una donna con le proprie fragilità, i propri pensieri e le proprie abitudini. In questo senso, non esiste un unico modello di gravidanza perseguibile e la serenità, così come la condotta della gestazione merita una riflessione approfondita. Si tratta di un periodo che richiede attenzioni particolari e l’accompagnamento di professionisti sanitari. Da qui un'indagine sulla gravidanza realizzata da Nomisma per Unisalute per la città di Bologna su donne attualmente in gravidanza o che hanno partorito negli ultimi due anni. Quante sono serene? La risposta non sorprende: non per tutte le donne bolognesi.

Indagine sulle gravidanze bolognesi
Indagine sulle gravidanze bolognesi

Dalla ricerca è emerso che non sono poche le future mamme che raccontano i nove mesi di gestazione come un periodo pieno di ansie e di mancanza di sonno: se l'80% delle bolognesi non sperimenta particolari complicazioni sanitarie durante la gravidanza, il restante 20% descrive la propria gravidanza come poco o per nulla serena. Una donna su cinque, dunque. Poi, indipendentemente dalle complicazioni, quasi una bolognese su tre (quindi il 30%) lamenta una peggiore qualità del sonno, definita scarsa (28%) o addirittura pessima (2%).

L'indagine riporta anche ulteriori dati interessanti. Ad esempio, la scelta di farsi seguire da un medico specialista privato accomuna in città una donna su tre, ovvero il 34%; il 38% si rivolge invece al consultorio territoriale, e il restante 28% a un medico del settore pubblico. Per quanto riguarda il luogo del parto, invece, l'85% delle bolognesi opta per l'ospedale. Dal punto di vista dei controlli, soltanto il 64% fa l'ecografia con translucenza nucale e il 50% il bi-test/tri-test.

Ci sono poi sono tutta una serie di accorgimenti specifici che non tutte le bolognesi seguono in modo scrupoloso. Riguardo l'alimentazione, ad esempio, solo una bolognese su due (50%) si attiene a un regime alimentare controllato, prescritto dal dietologo, dal ginecologo o dal medico di base, mentre il 41% dichiara di non seguire alcun regime alimentare specifico, e c'è anche chi si affida solo a consigli online (9%)Inoltre, circa una su quattro (24%) non svolge alcun tipo di attività fisica in gravidanza.

Va meglio, invece, dal punto di vista dell’astensione da alcol e fumo, con una percentuale abbastanza limitata di donne che dichiara di aver fumato (12%) o bevuto (13%) almeno qualche volta durante la gestazione.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro