ANDREA BONZI
Cultura e spettacoli

Zuccheri, la matita femminile di Tex "Realizzato il mio sogno nel cassetto"

Nel nostro podcast odierno, la carriera della prima disegnatrice del ranger più famoso dei fumetti

Laura Zuccheri, prima disegnatrice a dare vita sulla carta alle avventure del ranger più famoso dei fumetti, protagonista della puntata de ‘il Resto di Bologna’

Laura Zuccheri, prima disegnatrice a dare vita sulla carta alle avventure del ranger più famoso dei fumetti, protagonista della puntata de ‘il Resto di Bologna’

Bologna, 9 novembre 2023 – “C’è tantissimo lavoro dietro a un fumetto. Se si deve disegnare un certo tipo di arma o uno scenario storico, bisogna leggere libri, sfogliare cataloghi, vedere film di genere. Un professionista non si inventa nulla". Parola di Laura Zuccheri, prima disegnatrice a dare vita sulla carta alle avventure del ranger più famoso dei fumetti, protagonista della puntata odierna de ‘il Resto di Bologna’.

IL PODCAST

Approfondisci:

Laura Zuccheri, la prima donna a disegnare Tex

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La sua carriera inizia negli anni Novanta, da subito legata al West: collabora con Ken Parker, il celebre uomo di frontiera creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. Tra un lavoro per la Francia e un albo Bonelli, Zuccheri approda a Julia, la detective con le sembianze di Audrey Hepburn, fino al 2014. "Mio padre è stato un grande lettore di fumetti – racconta lei stessa –: Tex, Lucky Luke, Asterix, sono cresciuta in mezzo agli albi. Il western mi è sempre piaciuto". Nel 2013 le viene affidata la realizzazione della copertina del Color Tex #4 e diventa così la prima illustratrice a cimentarsi con il ranger bonelliano. Nel giugno 2019, esce il suo Texone, il tradizionale speciale gigante del ranger, con il titolo ‘Doc!’. A febbraio di quest’anno è uscito ‘Pearl’, altra storia di Tex della collana ‘Romanzi a fumetti’: qui la protagonista è una ragazza dalla pistola facile, forte e volitiva. "Fare Tex era il mio sogno nel cassetto", ammette.

Nonostante i paletti molto rigidi della casa editrice, Zuccheri individua il tratto distintivo del ‘suo’ Tex: "Ho cercato di renderlo elegante, di fare una versione il più possibile personale, compito arduo perché il Tex di Claudio Villa guida lo stile di tutti i disegnatori". Il legame con Bologna è forte, ma "ho sentito il bisogno di viaggiare. Ho vissuto 10 anni in Germania, e poi ho vissuto in India, ho passione per lo yoga e la filosofia buddista e induista. Alla fine, però, si torna a casa volentieri: vivere all’estero è una prova dura, non è facile".