
Lo scrittore belga Georges Simenon, morto nel 1989, al centro di una mostra a Bologna
Bologna, 20 febbraio 2025 — Si chiama “Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere” ed è il titolo di una mostra dedicata al noto scrittore belga, scomparso nel lontano 1989, noto a tutti per essere l’inventore della figura di Jules Maigret, il noto commissario di polizia francese.

Quando e dove sarà la mostra
E’ in programma in Piazza Maggiore, alla Galleria Modernissimo, dal prossimo 10 aprile all’8 febbraio 2026. L’esposizione è allestita dalla Cineteca di Bologna e vede la cura di Gian Luca Farinelli e John Simenon (figlio di Georges). Arriva nel capoluogo emiliano dopo un lavoro decennale svolto sull’archivio custodito da John, e vede il sostegno istituzionale del Comune bolognese, della Regione Emilia-Romagna e del ministero della Cultura in collaborazione con Adelphi Editore.
Su cosa si incentrerà la mostra
La mostra aprirà esattamente a 40 anni di distanza dal primo volume di Simenon edito in Italia, ‘Lettera a mia madre’, pubblicato da Adelphi nell’aprile del 1985. In particolare, rappresenta un viaggio di ricerca alle radici del genio, attraverso i suoi stessi viaggi, le sue carte, i film tratti dalle sue opere, le fotografie che ha realizzato durante i suoi reportage in Francia, in Europa, in Africa, nel mondo che inconsciamente andava verso la Seconda guerra mondiale.
Si assisterà alla nascita di Georges Sim (così si firmava spesso il giovane agli esordi) e conosceremo poi lo scrittore maturo, ovvero l’autore dei ‘romanzi duri’, il romanziere che si comportava da editore, il liégeois diventato cittadino del mondo, lo scrittore che cercando se stesso seppe raccontare le paure, le ossessioni, le atmosfere del Secolo breve.

I curatori Simenon jr. e Farinelli: “Un viaggio attraverso il tempo”
“Non si tratterà, solamente, di un viaggio attraverso lo spazio e i luoghi attraversati dalla narrazione — è il commento dei curatori,
Sim enon jr. e Farinelli — ma di un viaggio attraverso il tempo, dalla fine dell’Ottocento al Novecento. In questo viaggio attraverso le società e i loro mutamenti, ci saranno alcuni punti di riferimento, che fungeranno da guida per il racconto: alcuni personaggi-chiave, come la moglie Tigy, il direttore della ‘Gazette de Liège' Joséphine Baker, André Gide, Jean Vigo, Federico Fellini e, naturalmente, il commissario Maigret. Si noteranno anche alcuni luoghi essenziali, come Liegi e il suo quartiere Outremeuse, la Parigi folle e internazionale degli anni Venti, la barca (l’Ostrogoth) e lo sguardo dello scrittore sul mondo, gli Stati Uniti, dove Simenon raggiunge la consacrazione internazionale, la Svizzera e il suo studio, l’Italia che avrà sempre un rapporto speciale con Simenon”.Una mostra divisa in otto parti
Come suggerisce il titolo della mostra, il percorso è suddiviso in otto sezioni, partendo proprio dalla città natale, Liegi, per giungere in quella Parigi, nella quale inizierà la sua frenetica attività di scrittore (quella ‘pittérature alimentaire’ firmata da Georges Sim) e incontrerà, ventenne, Joséphine Baker.
“La mostra, in particolare, approfondirà la parte più affascinante e creativa del viaggio di Simenon — hanno concluso i curatori — gli anni tra il 1903 e il 1936, quelli della formazione, dell’esordio, fino al suo diventare scrittore professionista, autore dei grandi ‘romanzi duri’ e alla nascita di Maigret. Il tutto con la particolare attenzione a non cancellare quell’aura misteriosa che contraddistingue l’universo simenoniano, senza cedere alla tentazione di raccontare un semplice susseguirsi di eventi perdendo di vista la complessità della vicenda umana e professionale”.

Dai materiali rari ai manoscritti originali
Alla mostra saranno presenti materiali rari e spesso inediti, riuniti assieme per la prima volta, provenienti da oltre dieci archivi pubblici e privati: manoscritti e dattiloscritti originali dei romanzi più celebri, oggetti del ‘rito’ della scrittura simenoniana (i calendari, le leggendarie “buste gialle” contenenti lo scheletro dei romanzi, le pipe, le matite), gli album fotografici della prima moglie Tigy e le note personali di Simenon.
Il racconto visivo di Simenon e del suo lavoro sarà affidato a centinaia di fotografie, con una selezione inedita delle migliaia di foto scattate in viaggio dallo stesso Simenon negli anni Trenta. Non mancheranno nemmeno gli album fotografici personali, oltre alla corrispondenza con i più grandi letterati, registi, fotografi, editori del Novecento come Gallimard, Mondadori, Calasso, Gide, Miller, Renoir, Fellini, Truffaut e Tavernier.