Morandi martedì 21 marzo all’Unipol Arena di Bologna: "Uno speciale omaggio a Lucio"

L’eterno ragazzo in tour torna a casa. "Cerco di ricreare la magia intima del teatro".

Gianni Morandi martedì 21 marzo all'Unipol Arena

Gianni Morandi martedì 21 marzo all'Unipol Arena

Bologna, 19 marzo 2023 – Gianni ricomincia da Gianni. Dopo i 36 concerti in solitaria, o quasi, al Duse, Morandi si affida al caldo afflato strumentale di una band di tredici elementi per ritrovare volti e voci del suo popolo in una cornice completamente diversa quale l’Unipol Arena. "Sul palco di Casalecchio le mie canzoni avranno una dimensione sonora lontana da quella del teatro e l’impatto con il pubblico bolognese sarà diverso, ma ugualmente forte, così come lo è tutte le volte che torno a casa e come lo è stato per le prime date del nuovo tour" racconta il più amato dalle italiane col pensiero alla tappa bolognese del suo Go Gianni Go! di martedì prossimo.

"Per portare con me al palazzo dello sport un po’ dell’atmosfera avvolgente e toccante di Stasera gioco in casa, ho pensato di far spazio in scaletta anche a un set acustico e a uno speciale omaggio a Lucio. Momenti che spero contribuiranno a ricreare quell’intima magia con il pubblico che, a distanza di mesi, porto ancora nel cuore. Per il resto cercherò di regalare più carica e più allegria possibile".

La nutrita band al seguito di Gianni Cash, come lo chiama Jovanotti, è capitanata dal chitarrista Luca Colombo. "Sono tutti ottimi musicisti, giovani e bravi. Quelli di cui avevo bisogno per tornare in mezzo alla gente, che per me è la parte più bella dell’essere un cantante. Alcuni amano l’aspetto creativo, io invece cantare con le persone, emozionarle ed emozionarmi. D’altronde di fare le arene a 78 anni non me lo sarei mai immaginato, non sono mica una rockstar".

Il repertorio non gli manca di certo. "Tra il 1962 e il 2023 ho inciso circa 540 canzoni… tranquilli, però, che non le farò tutte, ma solo quelle in cui mi ritrovo di più e quelle che non possono mancare". Insomma, un viaggio nel mondo d’amore di tre generazioni che dalle hit della recentissima fatica discografica Evviva! porta al tripudio delle inevitabili In ginocchio da te, Non son degno di te, Uno su mille, Si può dare di più senza tralasciare, appunto, un pensiero per il Dalla di Futura e Caruso (come accaduto pure a Sanremo).

"Quelle canzoni di Lucio le ho sempre cantate, solo che se lo fai al Festival tutto diventa enorme" ammette, sottolineando come l’omino piccolo così abbia rappresentato una costante della sua vita. "All’inizio Dalla fece una grande fatica ad emergere, ricordo ancora quel Cantagiro in cui io finii primo nel girone A e lui ultimo in quello B. Dopo una quindicina d’anni, però, i ruoli si invertirono perché io diventai uno degli ultimi e lui uno dei primi, dei più importanti. Pure nella musica le cose vanno così".

In repertorio non manca neppure la sempiterna Fatti mandare dalla mamma (in versione più tonica di quella riletta ultimamente con la produzione di Shablo e il trascurabile apporto di Sangiovanni). "Quando l’ho incisa, nel ’62, sarebbe stato difficile pensare che m’avrebbe accompagnato per sessant’anni" ammette Morandi. "Ho inciso tante canzoni ma Fatti mandare dalla mamma è quella che tutti ricordano. Credo che la metteranno in sottofondo pure il giorno in cui andrò in paradiso. È un brano che fa sorridere e provo una certa impressione sentirlo cantare addirittura dai bambini".

Info: martedì 21 marzo sarà attiva la linea speciale Tper 975, un servizio di collegamento diretto, senza fermate intermedie, tra la Stazione Centrale di Bologna e l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.

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