PIERFRANCESCO PACODA
Cultura e spettacoli

Negramaro tour 2025, il gruppo riparte da Bologna: “Per noi è un luogo di creatività”

Giuliano Sangiorgi e Danilo Tasco presentano a Palazzo Pepoli il loro tour autunnale. Il via all’Unipol Arena

I Negramaro hanno voluto presentare a Bologna, nelle sale dello storico Palazzo Pepoli, il loro nuovo tour sulla scia dell’ultimo lavoro ’Free Love’

I Negramaro hanno voluto presentare a Bologna, nelle sale dello storico Palazzo Pepoli, il loro nuovo tour sulla scia dell’ultimo lavoro ’Free Love’

Bologna, 20 maggio 2025 – Sono passati 20 anni dal settembre 2005, quando a Parco Nord, in occasione degli Mtv Day, la manifestazione organizzata dall’emittente televisiva musicale allora all’apice del successo, salirono sul palco i Negramaro, che qualche mese prima erano stati al Festival di Sanremo e non erano delle superstar. La loro canzone, quella che diede al gruppo la grande notorietà, Estate, divenne subito un classico del pop nazionale ed ha accompagnato sino a oggi la loro carriera. “Bologna – ricorda Giuliano Sangiorgi cantante e leader della formazione salentina, in città con Danilo Tasco, batterista – ha sempre avuto un ruolo importante per la nostra vita e per il nostro lavoro”. Per questo hanno scelto di presentare proprio in città, nelle sale di Palazzo Pepoli, il loro tour autunnale, che arriva il 7 ottobre alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno.

“Un’occasione – dicono – per festeggiare quel concerto del 2005, dove c’erano tutti gli artisti con i quali siamo cresciuti, dai Subsonica ai Negrita e, per la prima volta, non li ascoltavamo da fan, ma eravamo dei loro. Era solo l’inizio, ma quella notte bolognese ha ancora un ruolo significativo nel nostro percorso. Ed è la stata la conferma di quanto il legame con Bologna sia fortemente intrecciato con il nostro lavoro”.

Solo pochi mesi prima di quella data, il gruppo aveva riempito il Tpo, allora uno dei centri sociali che definivano la mappa locale della musica, palcoscenico così lontano da quello sanremese e da tutti gli altri dove sarebbero saliti nei decenni successivi sino a oggi. “Il Tpo, come una certa vita notturna bolognese era, per molti di noi salentini, una specie di miraggio, rappresentava l’avventura, la possibilità di sentirsi protagonisti di quello che succedeva nell’universo artistico. Le mie permanenze qui – ricorda Sangiorgi – sono state linfa vitale per tutto quello che ho fatto successivamente”.

Compreso il libro pubblicato da Einaudi ’Lo spacciatore di carne’ nel 2012.

“Vero. È stato il mio esordio letterario, è un noir: il protagonista, Edoardo, è un giovane pugliese che studia nell’ateneo bolognese. La storia è ambientata in via Zamboni, un luogo simbolo, il cuore della città universitaria che, da giovane, associavo a una idea di libertà, di possibilità infinite che mi si dischiudevano davanti. D’altro canto la nostra storia, come gruppo, è strettamente legata a quella di uno spazio dove vivevamo e creavamo insieme, Casa 69, nella campagna intorno a Reggio Emilia, che ha dato anche il titolo ad un nostro disco. Ci sono tracce di influenze di questa terra in tutta la nostra musica”.

Musica che arriva all’Unipol Arena sulla scia del loro lavoro più recente, ’Free Love’.

“Un titolo che per noi è un manifesto. Siamo convinti che parlare di amore oggi sia rivoluzionario, è probabilmente l’unico antidoto che abbiamo per combattere il cinismo dilagante. Scrivere d’amore può essere un atto politico, ricordare che nel 2025 è inconcepibile che i bambini muoiano, a Gaza come in Ucraina o sui barconi che affondano nel Mediterraneo, è dovere civile, una necessità. E l’arte serve anche, con la sua forte capacità comunicativa, a tenere deste le coscienze”.