Bologna, 4 febbraio 2023 – Si chiama Notte Bianca dell’arte, ma in molti spazi la gente è arrivata all’ora dell’aperitivo. Una miscela esplosiva, in effetti, quel momento in cui lo shopping del sabato si mixa – in questo giorno speciale – con la fantasia che è senza dubbio al potere. Ed è meglio cominciare presto, perché di cose da vedere ce ne sono tantissime. Il Palazzo comunale, ad esempio, è pieno di gente: alle Collezioni va in scena la performance dell’artista croato Slaven Tolj, che dagli anni Novanta fa questo: body art. Quello che presenta è quasi una preghiera, lo stemma della ex Jugoslavia davanti a lui che entra in scena come un qualsiasi spettatore ma che poi inizia a spogliarsi: l’unica voce è quella di ’Bella Ciao ’ che a tratti esce dallo smartphone e che per lui ha un significato forte. Il pubblico guarda in silenzio e attento, l’energia è intrisa di emotività.
Tornare per strada è un bel contrasto, perché si fa fatica a camminare. E allora meglio salire in uno dei tanti palazzi aperti: da Orea Malià l’atmosfera è sempre quella spaesante di una passerella europea e le opere di Francesca Pasquali riunite nella mostra ‘Appeal’ rifulgono come nate qui. L’artista che si dedica anche a un upcycling artistico degli abiti, ha allestito un corner: anche Milena Gabanelli ha voluto acquistare un pezzo. E Cecilia Matteucci si aggira per il negozio-galleria rincorsa da molte persone che vogliono un selfie. È un’icona. Ma anche una delle star della notte, perché i suoi Morandi in dialogo con l’opera di Korn 79, alle 19,30 avevano già richiamato al Grand Hotel Majestic già Baglioni ben 900 persone. La vera performance della serata, comunque, è la gente, che entra ed esce da strade, bar, teatri, musei, gallerie. Chi si è preparato ha la mappa per raggiungere le destinazioni su cui ha studiato.
L’Accademia è il tradizionale place to be , arricchito anche dalla performance delle Bumblebee, collettivo di studentesse iraniane che fino alle 23 hanno presentato la loro azione. E il ‘plus’ è che tutto è a ingresso gratuito in questa serata follemente attiva, sotto una luna quasi piena che illumina la città. Si salvi chi può.
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