Oltre le Nuvole, il concerto per gli alluvionati a Bologna, Benvegnù: "Serve più rispetto per l’ambiente"

Il cantante tra i big del concerto di solidarietà dell’8 giugno organizzato da Carlino, Unipol Arena e LavoroPiù

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Bologna, 3 giugno 2023 – A poco più di un anno da Tocca a Noi, il concerto pacifista organizzato in Piazza Maggiore dalla Rappresentante di Lista dopo l’invasione russa dell’Ucraina, Paolo Benvegnù torna a Bologna per mettere cuore, voce e chitarra a disposizione di Oltre le Nuvole, la maratona per la raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate della Romagna in campo l’8 giugno al Sequoie Music Park. "L’Emilia e la Romagna sono terre che amo moltissimo perché, seppur nella loro diversità, racchiudono orizzonti infiniti e gli esseri umani che le popolano hanno uno sguardo lunghissimo sul mondo" ammette l’ex frontman degli Scisma, che sul palco del Sequoie troverà una venticinquina di colleghi tra cui Lo Stato Sociale , Ex-Otago , Willie Peyote , Arisa , giANMARIA , Giusy Ferreri , Olly , Omar Pedrini , Leo Gassmann , Extraliscio . "Sono rimasto attonito davanti agli eventi delle scorse settimane, perché ogni volta che la natura travolge ogni logica umana ci si dovrebbe porre la domanda perché non ci si limiti ad abitare il pianeta, ma si pretenda di dominarlo creando i presupposti di certe catastrofi".

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Cosa offrirete al pubblico oltre la musica?

"Io e i miei compagni porteremo sul palco una testimonianza, rimarcando la necessità di un rispetto per l’ambiente. Anche perché non mi sento diverso da un albero, né da un lupo. Reputo quindi un privilegio poter intervenire a questo concerto per aiutare, ma anche omaggiare quelli che non ci sono più e quanti a causa degli eventi hanno patito danni incredibili".

Nell’ultimo ep Solo fiori definisce l’Italia un paese “pornografico” dove l’ignoranza è certezza. Un inizio a testa bassa, non trova?

"Amo il nostro Paese, ma mai come in questo momento mi rendo conto di quanto sperperi la propria magia per puntare sull’‘utile’ e sul ‘funzionale’ allineandosi alle istanze finanziarie del capitalismo angloamericano. E, senza magia, l’amore diventa pornografia".

In mezzo a tanta durezza, tuttavia, c’è spazio per il duetto di Non esiste altro in cui chiede a Malika Ayane di difendersi dai suoi “pensieri incerti”.

"Pure qui c’entra la magia. Cosa c’è, infatti, di più estatico e sublime del risveglio di due amanti nella stessa stanza, della continua scoperta del reciproco mistero. Per me è stato un onore incredibile che una grande interprete come Malika abbia intercettato questo sentimento cantandolo come una dea".

Lei ha da poco partecipato con Marlene Kuntz, Pierpaolo Capovilla, Petra Magoni, Massimo Zamboni ed altri pure al progetto sulla Resistenza Nella notte ci guidano le stelle .

"Per il rispetto che nutro verso la Liberazione, ho contribuito con un inedito ispirato ai Fratelli Cervi e alla libertà dell’animale a cui li lega il cognome".

A proposito, in occasione della Festa della Liberazione le ha fatto impressione sentire dire in giro che bisognerebbe chiamarla Festa della Libertà?

"Mi ha fatto pensare alla narrazione ‘diversa’ in cui incappano talora capitoli della storia del nostro paese che dovrebbero, invece, renderci solo orgogliosi. Penso sia un grave errore giocare sulle parole per evitare di dire che il 25 aprile è la grande festa dell’antifascismo. Soprattutto da parte di una classe governante divenuta tale in base ad una Carta costituzionale fondata su quei valori".

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