Bologna, Opificio Golinelli. La carezza di Zuppi ai giovani di TEDxYouth@Bologna

Intervento a sorpresa dell'arcivescovo al concorso-evento che premia le idee di valore dei ragazzi

I semifinalisti

I semifinalisti

Bologna, 17 febbraio 2018 -  “Il mondo è l’orizzonte di tutti noi, anche se ognuno lo osserva dal suo particolare punto di vista”. È stato una carezza ai giovani, colma di dolcezza e speranza, l’intervento a sorpresa dell’arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, davanti alla platea di studenti di TEDxYouth@Bologna. Fra le candide architetture contemporanee dell’Opificio Golinelli, infatti, in occasione della presentazione delle idee geniali con le quali i ragazzi di oggi cambieranno il mondo di domani, Zuppi ha scelto di parlare proprio di loro.

“La lingua di Dio è quella dei bambini, che è la stessa del cuore - ha detto l’arcivescovo - e la loro capacità di stare insieme senza farsi domande e di superare le occasioni di scontro per amore del gioco può risultare importante per tutti”. Quello che dobbiamo imparare, secondo la figura più eminente della Chiesa bolognese, è, dunque, “vivere insieme nella ‘casa comune’ di Papa Francesco, la stessa che Paolo VI chiamava ‘la stanza del mondo’, perché stare fianco a fianco agli altri ci rende in grado di passare bene il tempo anche con noi stessi”. Non è facile per nessuno, però, “dal momento che la casa comune ha tanti problemi”, ma il dovere di ognuno di noi resta, a partire dagli anni della gioventù, quello di “tentare di aggiustarla per il bene del prossimo, muovendo dai nostri desideri e dalle nostre capacità”. 

I giovani, con la freschezza delle loro idee, sono saliti in cattedra all’Opificio Golinelli. E sono giovanissimi davvero, tutti under 20, gli undici speaker che, arrivati da ogni angolo d’Italia, oggi (dalle 11 alle 18.30) sono protagonisti del TEDxYouth@Bologna, il concorso/evento sold out che premia le idee di valore dei giovani delle scuole secondarie superiori. Tra tecnologie innovative e riflessioni sul presente, i ragazzi disegneranno un futuro oltre l’orizzonte che conosciamo per immaginare un domani pieno di opportunità. Previsti tanti ospiti, come Maurizio Maglioni, autore del testo La classe capovolta; la sociolinguista Vera Gheno, responsabile dell’account Twitter dell’Accademia della Crusca, e Piermatteo Grieco, fondatore del blog Superuovo.

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Ma conosciamo più da vicino i giovani speaker e le idee che presenteranno. Gioca in casa Francesca Marziano (VIDEO), 17 anni, che dai 9 è appassionata di immersioni. Oggi racconta il suo punto di vista dal profondo del mare: un’esperienza che ha cambiato la sua vita, insegnandole a credere in se stessa. Mattia Strocchi, 19 anni da Ravenna, presenta Orion, un esoscheletro riabilitativo comandato da impulsi muscolari, attraverso un elettromiografo. Ha 19 anni anche Lorenzo Riggi (VIDEO), origini siracusane, inventore di SmartEyes, dispositivo che sfrutta l’intelligenza artificiale per coadiuvare le persone affette da tetraplegia.

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Paolo Barzon, di Negrar (Verona), ha 18 anni ed è appassionato di musica house: compositore, racconta il processo creativo alla base della musica digitale. Davide Pace, invece, 18enne di Torino, sale sul palco in rappresentanza della classe, per raccontare come fare scienza nelle scuole attraverso gli strumenti digitali. Emanuel Chirilia viene da San Giovanni Valdarno (Arezzo): a 20 anni ha inventato Blue Helmet, un casco per moto, in grado di contattare autonomamente i soccorsi, in caso di incidente. Ilaria Reitano – 17 anni, da Monza – invece vuole condividere la sua idea di valore, che mette al centro del progresso la curiosità.

Poi ecco Davide Cristaldi, 18enne romano che riflette sull’idea di abitudine, che diventa per molti una sovrastruttura limitativa nelle scelte. E' poi la volta di Anastasiya Mamonova, cresciuta a Sperone (Avellino), ma nata in Ucraina, che creerà connessioni tra mondi apparentemente differenti. Radu Valentin Ghiurcanas, invece, cresciuto a Policoro (Matera), 18enne di origini rumene, affronta la questione dell’identità e dell’integrazione, attraverso la cultura. Luca Devalier (VIDEOè nato a Parma, 16 anni fa e si domanda se la provenienza geografica sia veramente un elemento che ci identifica.

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