Penelope Maini e il suo violino da Bologna a New York

Bologna, 16 maggio 2022 - Un talento musicale che nasce in città e prende il volo verso l’America. Penelope Maini, violinista appena diciottenne, a metà agosto lascerà il nido di casa per coronare il suo sogno: studiare alla Juilliard School di New York. Dopo essersi presentata alla doppia selezione, una a dicembre e l’altra a marzo, Penelope ha scoperto l’esito delle dure audizioni che ha dovuto sostenere: ammessa. Anni e anni di sacrificio, lavoro e dedizione che, finalmente, vengono premiati.

Quando inizia la sua passione per la musica?

"Ho iniziato a suonare il violino all’età di cinque anni, coltivando la mia passione fino al liceo. In prima media, con il maestro Antonello Farulli, ho iniziato a frequentare il Conservatorio di Musica ‘G.B. Martini’, dove tuttora studio: sono al secondo anno del triennio accademico. In più, ho conseguito, tra masterclass e corsi, alcuni diplomi, tra cui il corso di alto perfezionamento di violino all’Accademia Internazionale di Imola, con il maestro Oleksandr Semchuk".

Studiando al Conservatorio, perchè l’idea americana?

"Tre anni fa sono stata negli Stati Uniti per seguire il corso di un professore della Julliard, un’incredibile esperienza. Allora mi sono chiesta ‘perchè non provare?’, avevo bisogno di una spinta in più, desiderosa di trovare un entusiasmo diverso da quello vissuto fino a ora, quindi ho pensato subito all’estero. Mi sono iscritta alle audizioni e, con sorpresa, mi hanno presa. Il tasso di ammissione è solo del 6%".

È un’esperienza di un certo calibro, anche economico...

"Insieme all’ammissione, ho vinto una borsa di studio di 40mila dollari senza la quale mi sarebbe impossibile partire. Nonostante sia molto impegnata con la maturità, mi sto muovendo per cercare qualche altra borsa di studio che possa integrare quella americana. Determinati costi sono proibitivi per noi europei".

A proposito di scuola: che liceo frequenta?

"Sono all’ultimo anno di Liceo Scientifico, il Copernico. Ringrazio i miei professori che mi hanno procurato i documenti necessari per la candidatura al corso di violino ‘Bachelor’ che dura quattro anni. Ma purtroppo, ancora oggi, in Italia la formazione musicale e artistica, anche di alto livello, non è ugualmente valorizzata e riconosciuta nelle scuole come lo sport".

Cosa si aspetta da questa esperienza?

"La possibilità di studiare in un contesto internazionale con maestri di grande calibro sono certa mi possa dare gli stimoli giusti per continuare al meglio il mio percorso didattico-musicale. L’ambiente sarà stimolante e non vedo l’ora di conoscere e di lavorare con i miei compagni di studio, pronta per le lezioni di violino, armonia e storia della musica. Ho la preoccupazione giusta, mi faccio un grandissimo in bocca al lupo, con la speranza che sia l’inizio di un sogno".