Red Canzian a Bologna: "Il mio Casanova avventuroso"

Oggi e domani all’Europauditorium in scena il musical Opera Pop. "È la celebrazione di Venezia e del popolo, costruito come un film"

Una scena del musical

Una scena del musical

Bologna, 11 marzo 2023 – Venezia come non l’abbiamo mai vista, a tratti romantica come da cartolina, a tratti desolata, eroica e inviolabile. Segreta. Uno scenario, quella della città museo che avvolge Casanova Opera Pop, il musical prodotto da Red Canzian, che ha scritto anche le musiche e che va in scena oggi (ore 16 e 21) e domenica 12 marzo (ore 16.30) al Teatro EuropAuditorium (piazza Costituzione, 4).

Canzian, lei ha creato un allestimento visuale che ci porta in una Venezia nascosta, fuori dalle rotte abituali.

"Venezia è una città unica, è il simbolo di una tradizione da preservare com’è, intoccabile, un museo a cielo aperto in buona parte rimasto uguale ai tempi della Serenissima. Per questo, per il suo fascino, dal respiro globale, mi è sembrata perfetta per ambientare un musical che avesse aspirazioni internazionali. Ho composto in contemporanea la musica e gli sfondi, suonavo con una mano le partiture e con l’altra realizzavo gli schizzi che sarebbero diventati la dimensione digitale nella quale lo spettatore avrà l’illusione di essere immerso. Viaggerà tra calli e piazzette, incontrerà i dogi, solcherà i canali, dialogherà con Casanova".

Casanova è il protagonista del musical, qui in una veste diversa da quella ‘classica’ del dongiovanni.

"Casanova era una personalità complessa: è stato un politico, un combattente, il suo lavoro come diplomatico della Repubblica veneta ha avuto una grande importanza per la storia della Serenissima. Questo è il Casanova del nostro musical, che racconta una grande avventura, epica e insieme sentimentale, pop nella migliore accezione del termine, popolare".

Una celebrazione del popolo, quindi?

"Certo, le vicende dell’opera si sviluppano sempre per le strade, è il popolo la vera star dello spettacolo, è tra i vicoli e le calli che Casanova percepisce i sentimenti della città. Abbiamo cercato di rappresentare la vera anima di Venezia, lontano dai palazzi nobiliari. La mia principale fonte di ispirazione sono state le commedie musicali di Garinei e Giovannini, i ‘padri’ del musical italiano, in particolare Rugantino".

Radici italiane per una produzione che ha avuto un respiro internazionale...

"Abbiamo ricevuto, e non era aspettata, la visita, in occasione dello spettacolo a Milano, di Nick Grace, il responsabile della più importante agenzia di produzione di musical del West End a Londra, quello ha prodotto, solo fare un nome, il musical su Tina Turner. Poi è tornato a vederci, questa volta con i suoi collaboratori a Torino. Era entusiasta di Casanova e ci ha chiesto di affiancarci. Così abbiamo sviluppato insieme una serie di laboratori che hanno in parte modificato la versione originale, proprio per conferire al musical un aspetto internazionale. L’unica componente che non ha voluto toccare sono state le musiche. Così, con loro, nel 2024, dopo le date italiane, partiremo per un lungo tour in Asia, andremo in Cina e Corea. Dopo la produzione arriverà in Germania per un Casanova tradotto in tedesco"

Se dovesse raccontare il suo Casanova con poche definizioni cosa direbbe?

"Tensione, amore estremo, paura. Enrico Vanzina, dopo averlo visto a Roma, mi ha detto ’Red, è come se avessi assistito a un film, non sullo schermo, ma dal vivo’".

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