Sant’Alò, il protettore di orafi e fabbri

Bologna com’era: Sant’Eligio era venerato in città, nel Trecento c’era una chiesa a lui intitolata in vicolo Ranocchi

Migration

Bologna, 19 aprile 2022 - Che Sant’Alò, ovvero Sant’Eligio, fosse venerato anche a Bologna ne è prova la presenza nel Trecento di una chiesa parrocchiale in vicolo Ranocchi nel Quadrilatero intitolata a Sant’Alò che fu poi assorbita dalla chiesa di San Matteo degli Accarisi in via Pescherie (cinema Eliseo poi Ambasciatori e dal 2008 libreria e ristorazione). La presenza di una chiesa intitolata a Sant’Alò in un vicolo che fa angolo con via Orefici si spiega col fatto che Sant’Alò era il patrono dei mestieri che avevano a che fare coi metalli e perciò soprattutto oro e argento e, dunque, con gli orafi e gli argentieri. Scomparsa la chiesa di Sant’Alò, tuttavia ritroviamo una via Sant’Alò che collega via Altabella alla torre Prendiparte o Coronata. In questa via aveva sede la Compagnia dell’arte dei fabbri che possedeva una cappella dedicata a Sant’Alò.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro