
Alessandro Bergonzoni alla conferenza stampa di presentazione del progetto 'Attenzione! Esercitazioni di immedesimazione', per sensibilizzare sulla guerra Gaza (FotoSchicchi)
Bologna, 23 maggio 2025 – “Vorrei che le nostre terminazioni nervose fossero collegate alla sterminazione di Gaza. Vorrei lasciare un respiro sospeso per chi non respira più. Non posso più accettare che tutti restino spettatori – o, peggio, “aspettattori”: aspettiamo solo che la tragedia arrivi vicino a noi per sentirla davvero”. Da questo bisogno nasce l’“Esercitazione di immedesimazione” ideata da Alessandro Bergonzoni: un allarme sonoro, seguito da due minuti di spiegazione, per far provare – anche solo per un istante – ciò che a Gaza è quotidiano.
"Avviso: esercitazione di immedesimazione col popolo di Gaza e con tutte le guerre, anche quelle che non ci mostrano. Come esistono le prove antincendio, oggi serve esercitarci poeticamente, spiritualmente, civilmente a sentire insieme. Restate dove siete: voi, fortunatamente, non correte alcun pericolo”. Parte allora una sirena antiaerea, poi la voce di Bergonzoni prosegue: “Attraverso questo suono, immedesimatevi in chi, proprio ora, non sa dove andare, come salvarsi, curarsi o semplicemente mangiare”.
Bergonzoni avrebbe voluto far suonare questa sirena una volta al giorno in tutta la città, ma il confronto con il Prefetto ha chiarito che sarebbe considerato “procurato allarme”. Per questo ora la propone, su base volontaria, a scuole, atenei, comunità, chiese, cinema, teatri stabilimenti balneari. Chiunque potrà scaricarla al link https://archive.org/details/esercitazione-di-immedesimazione-2 e usarla dove meglio crede.
"Sentirla risuonare in una scala, in un’aula o in una sala è un senso in più di appartenenza. Sono stanco di pensare che io sono io, i miei figli sono i miei figli, la mia casa è la mia casa, e quelli sono solo problemi loro” afferma Bergonzoni. E se da un lato Cgl, Arci, Cucine Popolari e l’imam Yassine Lafram hanno già dichiarato il loro sostegno al progetto, Daniele De Paz, presidente comunità ebraica di Bologna, l’ha definita una provocazione: “È una provocazione, sì, ma dentro la parola ‘provocazione’ c’è la “vocazione”: io vorrei che i poeti, gli artisti, avessero la vocazione di provare a diventare l’altro” risponde Bergonzoni.
Il Comune, pur non potendo autorizzare la diffusione pubblica quotidiana per motivi di sicurezza riscontrati dal prefetto, sostiene l’iniziativa. L’assessore alla scuola Daniele Ara afferma: "L’opera di Bergonzoni è di grande importanza culturale e ci mobiliteremo per diffonderla nelle scuole. Gaza va difesa, non con l’antisemitismo – che ovviamente condanniamo, così come condanniamo i recenti omicidi negli Stati Uniti – ma dobbiamo dire con fermezza che il governo israeliano sta commettendo crimini di guerra non più accettabili”.