AirBnb Bologna, un’economia ombra. "Allarme abusivi"

Le sfide del turismo, lunedì tavola rotonda al Savoia Regency

Bologna, una turista immortala uno dei monumenti simbolo: il Nettuno

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Bologna, 2 dicembre 2018 - Un'economia in crescita, ma in gran parte sommersa, che si destreggia in un vuoto normativo e che richiede un intervento del legislatore. Eccolo qui il tema della tavola rotonda in programma domani, dalle 18,30, al Savoia Hotel Regency di via del Pilastro. “Sharing economy o shadow economy? Quando le nuove tecnologie si trasformano in un problema sociale” è il titolo dell’evento che vedrà protagonisti prima il presidente di Federalberghi Bologna Celso De Scrilli, poi Matteo Beghelli del Centro studi, monitoraggio dell’economia e statistica Unioncamere che illustrerà l’analisi sulla sharing economy e il turismo bolognese.   A seguire, moderati dal condirettore di Qn e Resto del Carlino Beppe Boni, interverranno l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, il presidente di Confcommercio Ascom Bologna Enrico Postacchini, il comandante provinciale della Guardia di finanza Luca Cervi, l’assessore all’EConomia del Comune Matteo Lepore e il suo collega al Lavoro e alle Attività produttive Marco Lombardo, insieme con il direttore generale di Federalberghi Alessandro Massimo Nucara.

Il tema al centro del dibattito vede contrapposti da un lato una formula vincente, quella dell’ospitalità in casa che ha spopolato grazie al web, dall’altro l’abuso di un sistema nato con tutt’altri fini. Il problema, rilevato a livello mondiale, chiama in causa enti, associazioni e forze dell’ordine, fissando anche una lista di priorità per disciplinare il settore. Il punto da cui partire è insito nel nome del servizio, quell’home sharing che sempre più è diventato speculazione. Perché se di condivisione e di ospitalità si tratta, allora è impossibile pensare che l’host di turno non abiti nella casa che affitta, diversamente deve qualificarsi come attività commerciale a tutti gli effetti.   A questo si aggiungono problemi di ordine pubblico, a partire dall’obbligo di registrazione degli ospiti da introdurre alla tutela della quiete dei vicini di casa, alla necessità di controlli e del pagamento delle stesse imposte previste per gli hotel, magari proprio tramite le piattaforme online utilizzate. Infine, ma non ultimo, è all’ordine del giorno sempre più nelle città italiane l’esigenza di limitare gli affitti di breve termine per salvaguardare la natura di determinati quartieri.

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