Taxi, Bologna punta sulle auto elettriche. Nuove licenze e incentivi

Due bandi promuovono l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale

Taxi a Bologna (foto Dire)

Taxi a Bologna (foto Dire)

Bologna, 13 settembre 2018 – Nel giorno in cui la Regione annuncia l’installazione di 1.500 colonnine per la ricarica, il Comune di Bologna apre il capitolo taxi. Il minimo comun denominatore sono le auto elettriche, o comunque i veicoli a basso impatto ambientale.

LEGGI ANCHE Auto elettriche, accordo su 1.500 nuove colonnine in Emilia Romagna In tal senso, il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, il cosiddetto Pums, trova attuazione in due bandi. Il primo, che scade il 12 ottobre, riguarda il rilascio tramite concorso di 36 nuove licenze del valore di 175mila euro l’una: 6 ‘prioritarie disabili’ con copertura sulle 24 ore per auto elettriche, ibride, a metano o gpl; 30 vincolate all’utilizzo di veicoli elettrici. Il secondo ha ad oggetto 700mila euro di contributi che saranno assegnati agli operatori taxi che sostituiranno il proprio mezzo con un’auto elettrica. Ciascuno potrà chiedere un sostegno di 7mila euro al massimo, in ogni caso per una cifra non superiore al 50% della spesa. La procedura resterà aperta fino ad esaurimento fondi. Le centrali radio taxi Cat e Cotabo raccoglieranno le richieste ed erogheranno i fondi. Possono fare domanda i 706 attuali titolari della licenza dell’area sovracomunale di Bologna (Anzola dell’Emilia, Bologna, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano Emilia, Pianoro, Sasso Marconi, San Lazzaro di Savena, Zola Predosa).

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