Banca Generali investe sui giovani: il 25 maggio a Palazzo Pepoli Bologna i ragazzi incontrano i vertici dell’istituto

All’appuntamento con l’ad Gian Maria Mossa, il vice direttore generale Marco Bernardi e il manager d’area Alessandro Mauri sarà presente anche l’imprenditore digitale e influencer Marco Montemagno.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa

Bologna, 24 maggio 2023 – Cos’è un’obbligazione subordinata? Come si costruisce un piano di accumulo di capitale? Quali criteri è bene adottare nella diversificazione di un portafoglio? Tante domande e poche risposte, soprattutto da parte degli italiani, decisamente indietro rispetto a molti altri risparmiatori esteri in tema di cultura finanziaria. Il tema è attuale e lo sarà sempre più vista la crescente complessità nella quale si stanno immergendo i mercati, alle prese con shock e oscillazioni sempre più repentini.

Ricambio generazionale

La prima sfida da vincere è quella di educare alla consapevolezza finanziaria i giovani, che spesso parlano linguaggi e si fanno guidare da approcci ben diversi rispetto a quelli dei loro genitori e che dunque probabilmente troverebbero più empatia nel confrontarsi con coetanei. In quest’ottica rientra per esempio un progetto varato da Banca Generali (85,9 miliardi di masse in gestione e un Cet 1 ratio del 16%) che punta proprio sulle nuove generazioni per creare figure professionali da inserire nella galassia dei consulenti. In effetti il 25 maggio a Bologna, a Palazzo Pepoli, un centinaio di ragazzi alle prime esperienze nel mondo della finanza si confronteranno coi vertici dell’istituto: l'amministratore delegato Gian Maria Mossa, il vice-direttore generale Marco Bernardi e il manager d’area Alessandro Mauri. Sarà presente anche l’imprenditore digitale e influencer Marco Montemagno.

Le prospettive future

“Vediamo la necessità di ampliare le nostre organizzazioni con l’inserimento di figure un po’ più giovani - afferma Bernardi – che abbiano voglia di entrare in un settore in forte evoluzione. A livello nazionale le banche sono la metà rispetto a 10 anni fa e il numero degli sportelli si è ridotto di un terzo. In questo quadro il bisogno di consulenza cresce e continua a essere un elemento importante perché gli italiani continuano a risparmiare. Noi, pur non facendo credito, apriamo sportelli bancari mentre altri li chiudono. Siamo nella parte giusta del settore, tanto più che il nostro comparto continua a fare risultati straordinari in termini di raccolta, nonostante una pandemia alle spalle e una guerra in corso”.

Nuovi ingressi

Nel contesto della consulenza finanziaria, il tema della fiducia tra le parti e di conseguenza della preparazione del personale è di importanza cruciale. Nell’ultimo anno e mezzo Banca Generali ha accelerato l’inserimento di giovani provenienti dal mondo bancario e dai servizi finanziari costruendo percorsi ad hoc per lo sviluppo delle competenze. Nel 2022 ha registrato un deciso incremento con il 27% degli inseriti rientranti in quel gruppo anagrafico. Allargando lo sguardo, la percentuale di consulenti finanziari con meno di 35 anni inseriti è pari al 32,5%, mentre quella degli under 40 sale al 37,5%. Nei primi mesi del 2023 la banca ha inserito 17 consulenti under 35 e gli ingressi proseguono.

Formazione specifica

La realtà guidata da Gian Maria Mossa ha lanciato di recente un’iniziativa pensata per accogliere nella rete una nuova squadra di professionisti di età inferiore ai 35 anni da guidare nel loro percorso di crescita. I neo-inseriti, grazie al supporto di un consulente senior, hanno l’opportunità di incrementare le proprie competenze tecniche e relazionali in un percorso della durata di 36 mesi, mettendosi a diposizione dei clienti per fornire un supporto strutturato e aiutarli a realizzare i loro progetti di vita. L’affiancamento a un consulente con esperienza offre l’evoluzione della componente empatica, elemento cruciale per intercettare le necessità dei risparmiatori e gestirne le emozioni durante periodi di mercato in cui gli stessi potrebbero sentirsi smarriti. A ciascun giovane professionista viene inoltre assegnato un obiettivo di portafoglio adeguato al termine del piano, periodo dopo il quale il tutor potrà valutare se dar vita a un vero e proprio team. La formazione continua assicurata dalla banca mira poi a un costante aggiornamento dei propri professionisti in ambito finanziario, garantendo profili completi e pronti a raccomandare soluzioni realizzate su misura per ogni singolo cliente.

Richieste in aumento

La domanda di consulenza sta crescendo sensibilmente. Le masse Assoreti dal 2012 al 2022 sono passate da 257 a oltre 700 miliardi, ma il numero dei consulenti è rimasto pressoché invariato. Banca Generali si inserisce in questa parabola positiva e in particolare nell’incremento che l’istituto ha avuto in termini di masse che hanno toccato un nuovo massimo storico attestandosi a 85,9 miliardi (+2%). Lo scorso anno la crescita dei banker – che al 31 marzo sono 2.219 - è salita a un portafoglio medio di 37,3 milioni pro-capite contro una media nel mondo delle reti di 24 milioni, e la raccolta netta per ciascun consulente è stata di 2,3 milioni a fronte di 1,5 mln delle persone del settore. “Da questo appuntamento – conclude Marco Bernardi - ci aspettiamo una grande partecipazione visto l’interesse crescente che la professione sta suscitando tra i giovani. Guardiamo a persone in cerca di una vera crescita professionale, basata su piani formativi specifici, su livelli di servizio migliori e una libertà di azione che solo le aziende basate su un modello di business che ha come perno centrale il consulente finanziario sono in grado di offrire”.

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