Bio On news, si indaga per aggiotaggio

La guerra scatenata dal fondo speculativo Quintessential. Il titolo recupera in Borsa

La Bio-On di Castel San Pietro

La Bio-On di Castel San Pietro

Bologna, 26 luglio 2019 - C'è un fascicolo per aggiotaggio e manipolazione del mercato, al momento a modello 44 (contro ignoti) aperto in Procura sulla vicenda che ha visto polverizzarsi, nel giro di pochi minuti, il valore delle azioni di Bio-On.

L’ipotesi di reato risponde all’articolo 185 del Tuf, il Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. L’indagine è diretta dagli uomini del colonnello Luca Torzani, comandante del Nucleo di polizia economica finanziaria delle fiamme gialle. Proprio due giorni fa, dopo l’esplosione della vicenda, l’azienda aveva presentato denuncia per diffamazione ai carabinieri della Compagnia di Bologna Centro contro il report del fondo americano Quintessential Capital Management, che la paragona a un ‘castello di carte’.

È l'ultimo atto di uno scontro all’arma bianca tra l’azienda con sede in città e stabilimento a Castel San Pietro Terme e il fondo di New York, che nei giorni scorsi ha pubblicato un’inchiesta in cui attacca frontalmente la quotata di Marco Astorri e Guy Cicognani. Un testo di 26 pagine, corredato da numerosi altri documenti tutti disponibili online, introdotto da un quesito al vetriolo: Bio-On Spa: Una Parmalat a Bologna?. Nel testo Qcm, che premette di avere un interesse economico nella discesa del prezzo del titolo di Bio-On, sostiene che l’azienda bolognese della bioplastica sia «insostenibile e che la società sia presto destinata al collasso totale», e che l’ex startup sia una «grande bolla, basata su tecnologia improbabile, con fatturato e crediti essenzialmente ‘simulati’ grazie ad un network di scatole vuote».

Tra mercoledì e ieri si è scatenato un botta e risposta tra il gruppo e il fondo. L’ultimo comunicato di Bio-On è arrivato ieri mattina, per rispondere a diversi punti contestati da Qcm. A questi punti il fondo ha risposto con un altro documento. Al centro di questo ping pong di note e attacchi reciproci, si litiga anche sulla credibilità dei professionisti scelti da Qcm per elaborare il report. ««I contenuti diffusi citano fonti che hanno forti conflitti di interesse rispetto all’operato Bio-On, pertanto non possono essere considerati come pareri di terze parti disinteressate», attacca l’azienda. «I consulenti e i periti ingaggiati da Quintessential sono professionisti di alto livello e di reputazione indiscussa», replica il fondo.

Ieri il titolo è stato aperto pochi minuti, sufficienti a sbriciolarlo: ha chiuso a 15 euro, un calo del 70% rispetto ai 49,6 di mercoledì (quando è rimasto aperto tre minuti) e ai 55,3 euro di martedì sera. Ora la capitalizzazione di mercato è pari a 282,4 milioni, due giorni fa era di 1,041 miliardi: Bio-On ha bruciato quasi 760 milioni nel giro di poche ore. Un crollo dolorissimo, per una ex startup entrata in Borsa sull’Aim con un valore di 5 euro a titolo e salita a un certo punto fino a 70. Oggi però il titolo è tornato a respirare risalendo a 24 euro, dopo aver bruciato in due sedute tre quarti della sua capitalizzazione.

Ora, l’unicorno – così si chiamano le startup che arrivano a valere oltre un miliardo – lotta per la sua sopravvivenza. E l’ex grafico pubblicitario Marco Astorri, convertitosi a imprenditore della bioplastica 12 anni fa, ha intenzione di giocare la partita anche in Tribunale.

AGGIORNAMENTO  Il presidente e a.d Marco Astorri e il vice presidente Guy Cicognani, entrambi azionisti rilevanti, hanno acquisito rispettivamente 7.000 azioni al prezzo di 15,0714 euro, per un controvalore complessivo di circa 211 mila euro. "Anche di fronte agli effetti del feroce attacco di cui siamo oggetto, Bio-on resta un'azienda di grande valore, in cui crediamo e continuiamo a investire", sottolineano in una nota Astorri e Cicognani. "Come noi ci credono - aggiungono - le tantissime persone che in queste giornate ci hanno manifestato solidarietà e stima e, soprattutto, i nostri 100 dipendenti, che ringraziamo per la serietà e compostezza con cui stanno affrontando il momento, perché - concludono conoscono esattamente il lavoro che quotidianamente si svolge in Bio-on e nel suo stabilimento produttivo". 

 

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