Bologna Game Farm, ecco i nuovi videogiochi

I quattro prototipi saranno presentati alle fiere di settore per promuoverne la commercializzazione. L’iniziativa promossa dalla Regione e dal Comune

Videogiochi in una foto d'archivio

Videogiochi in una foto d'archivio

Bologna, 12 maggio 2023 – La regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna investono nel gaming e negli sviluppatori videoludici tramite il Bologna Game Farm.

Oggi sono stati presentati alla Cappella Farnese di Palazzo D’Accusio i quattro prototipi in versione beta sviluppati da quattro team separati che hanno ricevuto 30mila euro ciascuno. I fondi sono stati investiti nel dare vita ai loro progetti e le loro idee nel corso degli ultimi cinque mesi e mezzo alle Serre dei Giardini Margherita, pronti per essere presentati a fiere di settore dove individuare publisher interessati alla loro commercializzazione.

Il primo videogioco esposto è stato Farafter di Giant Cog Studio, un RPG (role playing game – gioco di ruolo) per giocatore singolo a mondo aperto, con sistema di combattimento a turni. Il gioco, la cui grafica si basa sulla pixel art, si concentra sulla possibilità del giocatore di influenzare gli eventi nel mondo di gioco con diversi alberi di scelta e sistemi di moralità complessi.

Poi, Monster Chef di Studio Pizza, un videogioco roguelike hack and slash con componenti gestionali. I giocatori impersonano ‘Pranzo’, un novizio dell’Ordine della Buona Forchetta, prestigiosa organizzazione di cuochi guerrieri. Lo scopo del gioco è aiutare il protagonista a gestire una locanda e soddisfare i palati (raffinati e non) degli abitanti del mondo di Delizia, creando piatti che usano come ingredienti i mostri fantasy.

Il terzo gioco è The First Hand di Non Studio, un videogioco roguelike deckbuilder umoristico che conduce il giocatore nell’originale mondo di Zirria dove, dopo secoli di pace, qualcosa sta cambiando e tocca al giocatore indagare: esplorando, creando il suo piccolo impero, accrescendo il suo potere e sconfiggendo i suoi nemici a colpi di sasso, carta e forbici.

Infine, Ryoko di Kodama Studio, un videogioco adventure puzzle game a scorrimento con parti platform. Protagonista è Ryoko, un apprendista sacerdotessa della luce capace di utilizzare i torii per raggiungere una realtà parallela al mondo noto: il mondo degli spiriti.

All’evento hanno partecipato Rosa Grimaldi, delegata del Sindaco alla promozione economica e attrattività internazionale, Lucia de Siervo, Responsabile Area Economia della Cultura e Politiche Giovanili della RER, Sveva Ruggiero Unità start-up e Presidio ICC di ART-ER e Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA, Italian Interactive Digital Entertainment Association, con la moderazione di Giorgia Boldrini, direttrice Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna.

L’iniziativa è coordinata dal Comune di Bologna e realizzata con Art-ER nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative, in collaborazione con IncrediBOL! e con il supporto tecnico di IIDEA, Italian Interactive Digital Entertainment Association.

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