Caro bollette a Bologna: i sindaci della montagna chiedono aiuti alle aziende

Morganti, Pasquini, Panzacchi e Santoni hanno inviato una lettera alla Regione per chiedere sostegno: "Manteniamole in vita"

La lettera è firmata dai sindaci della montagna

La lettera è firmata dai sindaci della montagna

Bologna, 6 ottobre 2022 - Per difendere i (pochi) posti di lavoro nell’esteso territorio compreso tra l’alta valle del Savena e quella media del Setta, quattro sindaci dell’appennino hanno inviato una missiva alla Regione Emilia Romagna per chiedere un sostegno concreto alle aziende che hanno gli stabilimenti in quella zona. I rincari dell’energia e del carburante mettono ancora più in difficoltà chi produce in montagna e deve fare i conti anche con la distanza dai grandi centri.

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"Le difficoltà principali derivano da una logistica più sfavorevole che si acutizza nei periodi invernali – si legge nella lettera – a causa delle sfavorevoli situazioni climatiche: raggiungere l’azienda per i trasportatori e per i dipendenti in alcuni periodi dell’anno, diventa poco agevole se non impossibile. A ciò si aggiungono le periodicamente interruzioni di fornitura di energia elettrica, spesso anche micro interruzioni di pochissimi secondi, che sono notevolmente dannose per diversi tipi di produzione, in quanto provocano lo spegnimento delle macchine con conseguente necessità di riprogrammazione delle stesse, il che comporta enormi costi sia per riattivare la produzione, sia per gli scarti prodotti calcolabili in decine di migliaia di euro".

Gli scriventi sono il sindaco di Loiano, Fabrizio Morganti, quello di Monzuno, Bruno Pasquini, quella di Monghidoro Barbara Panzacchi e quello di San Bendetto Val di Sambro Alessandro Santoni e i destinatari sono il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Colla e l’assessora regionale Barbara Lori. "A nome delle aziende che hanno sede nei territori che amministriamo – prosegue la missiba – vi chiediamo la possibilità di attivare per loro aiuti per mantenere vive queste realtà: misure specifiche mirate a risolvere gli annosi problemi delle interruzioni di energia elettrica e, in questa fase storica, nonché a contrastare il caro energia".

La richiesta nasce anche dal fatto che alcuni imprenditori stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di tenere accessi gli stabilimenti solo dal lunedì al giovedì o dal martedì al giovedì, mettendo in ferie il persone nel giorno di chiusura che si aggancia al fine settimana. "I territori purtroppo non partono mai dallo stesso livello – a parlare è il sindaco Santoni – ecco che anche sul fronte imprenditoriale è ben noto a tutti quanto fare impresa in Appennino sia molto più complicato rispetto agli altri ambiti territoriali, e questo già in condizioni normali, figuriamoci in una situazione di questa natura. Noi dobbiamo essere al fianco delle nostre imprese per dare voce alle loro richieste, consapevoli che se non tutto può essere fatto né risolto, almeno si riescano ad attivare quanto prima azioni capaci di dare risposte positive e di prospettiva".

 

 

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