Caro bollette a Bologna, il rilancio di Lepore: "Un fondo per i piccoli municipi"

Il sindaco metropolitano rompe il ’salvadanaio’ per le emergenze: "Risorse a chi ne ha più bisogno"

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Bologna, 9 luglio 2022 - Un "Fondo energia metropolitano" per cofinanziare progetti di comuni piccoli e medi contro il caro-bollette che rischia di mandare gambe all’aria molti bilanci. Con possibili, pesanti riflessi sul livello dei servizi ai cittadini. Lo annuncia il sindaco Matteo Lepore, nella veste di primo cittadino metropolitano: "Mettiamo sul piatto alcuni milioni di euro, che aumenteranno nel tempo, da dedicare alla sfida energetica".

Da dove vengono queste risorse?

"Dal fondo perequativo metropolitano, unico in Italia".

Di cosa si tratta?

"I Comuni, in modo volontario e in proporzione alle dimensioni del territorio, versano al Fondo una quota degli oneri urbanistici".

Una sorta di salvadanaio.

"Si tratta di risorse comuni, che finiscono del bilancio della Città metropolitana, da reinvestire per finanziare progetti".

È il momento di rompere il salvadanaio?

"La crisi, purtroppo, non si sta risolvendo. La settimana scorsa ho riunito sindaci e parlamentari per fare il punto. Le bollette di cittadini e Comuni continuano a crescere e le risorse del Governo sono insufficienti. Da qui la proposta di dedicare le risorse del Fondo perequativo alla sfida energetica".

Anche Bologna pescherà dal Fondo energia?

"Noi daremo risorse. Ma, in maniera solidale, rinunceremo a usufruirne. Credo sia importante utilizzare questi fondi per cofinanziare progetti di Unioni di Comuni e Comuni singoli".

Che tipo di progetti saranno sostenuti?

"Investimenti sulle rinnovabili, soluzioni per produrre energia: per esempio l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici. Ma anche progetti per l’efficientamento energetico, che abbattano i consumi".

I fondi a disposizione basteranno?

"Parliamo di cofinanziamenti. Altri fondi possono arrivare dai bandi della Regione, o da possibili interventi di privati. Diciamo che il Fondo energia metropolitano vuole essere un volano in aiuto alle amministrazioni piccole e medie".

In quanto tempo sarà disponibile?

"Il Fondo sarà attivato subito, già la prossima settimana. Convocherò i parlamentari bolognesi per spiegare come agiremo. Poi servirà il tempo per i progetti degli enti locali. Diciamo che i riflessi sulle bollette si vedranno nei prossimi anni".

Nell’immediato?

"Nel brevissimo, cioè già quest’anno, bisogna abbattere le bollette. Lo può fare chi ha avanzi di bilancio importanti. Bologna per esempio, grazie alla lotta all’evasione fiscale, ha un avanzo di 36 milioni, che destineremo tutto al taglio delle bollette".

I fondi del Governo non bastano?

"Sono insufficienti. È indispensabile che il Governo metta in campo al più presto nuove risorse. Altrimenti i Comuni dovranno tagliare le spese".

Con quali conseguenze?

"I tagli principali dovranno essere operati sul sociale, voce che impegna gran parte dei bilanci. Insomma, o il Governo ristora i costi energetici o i costi del welfare".

Fratelli d’Italia propone di rivedere le priorità del Pnrr. E sostiene la necessità di investimenti energetici a lungo termine, come parchi eolici e comunità energetiche.

"Sui fondi del Pnrr non è possibile intervenire in questo senso. È il Governo che decide".

Sulle comunità energetiche?

"La proposta è condivisibile nel merito. Ma noi non siamo fermi. Ricordo il progetto da 50 Megawatt di fotovoltaico previsti sul Passante".

Si può pensare a progetti di livello metropolitano?

"Una delle direzioni possibili è la creazione di una comunità energetica metropolitana che punti alle rinnovabili e a ridurre i consumi. Perché è necessario che la Città metropolitana diventi uno strumento per impattare in modo positivo".

Tema sicurezza. Un’operazione anti-droga alla Barca ha portato a 34 arresti e a sequestri di denaro e sostanze.

"È una risposta molto importante data dalle istituzioni. Alla Barca, come già al Pilastro, in via dello Scalo e in via Malvasia. Interventi frutto di indagini di anni, che colpiscono non il singolo spacciatore, ma l’organizzazione. Finalmente si interviene su organizzazioni criminali complesse".

È un cambio di linea rispetto al passato?

"È un salto di qualità, reso possibile dall’importante lavoro di Procura e Dda. Indagini e volontà politica vanno insieme per stroncare il crimine nella nostra città. Sono sindaco da otto mesi e ho visto già numerosi arresti e sequestri. Bisogna andare avanti così. Ci sono altri quartieri che devono avere risposte. E sarà importante non abbassare mai la guardia: il crimine è una malapianta che tende a ricrescere".

 

 

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