Caro bollette, salve le luci di Natale a Bologna. E il Comune medita di abbassare i led

Nessun taglio previsto, Palazzo d’Accursio fa sapere che il bilancio è al sicuro malgrado la crisi in corso. In caso d’emergenza sarà possibile ridurre l’intensità degli apparecchi di nuova generazione: sono 35mila

La torre degli Asinelli e le luci di Natale

La torre degli Asinelli e le luci di Natale

Bologna, 11 ottobre 2022 - Non sarebbero a rischio le luminarie di Natale e nemmeno quelle che ogni anno vestono la torre degli Asinelli, secondo quanto riferisce Palazzo d’Accursio. La scure del caro-bollette sta calando a intervalli regolari, tutti si chiedono se avremo delle Festività illuminate. A oggi il bilancio del Comune è rassicurante, il tema esiste, ma non ci sarebbero allarmi veri che porterebbero a un razionamento energetico anche durante il periodo delle strenne. Ma come sarà possibile fronteggiare una crisi che ha già raggiunto lo stato di conclamazione? Alcune risposte possono essere già date.

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I nuovi sistemi

Negli ultimi anni, anche grazie alla passata amministrazione, interi settori dell’illuminazione pubblica cittadina sono stati ammodernati, con l’installazione di migliaia di apparecchi a led. Questi nuovi sistemi permettono anche di diminuire l’intensità dell’illuminazione stessa, ovviamente per permettere alle pubbliche amministrazioni di risparmiare sul dispendio energetico. Secondo quanto riferisce Palazzo d’Accursio però, con lo scenario attuale, con la media dei costi dell’energia attuali, il Comune è in grado di coprire l’aumento delle spese con le risorse a bilancio. Quindi, per ora, non ci sarà alcun intervento particolare. Il ‘piano’ vero, per il momento, è quello che monitorerà l’onda dei rincari, e se nei prossimi mesi dovesse ulteriormente aggravarsi lo scenario, Palazzo d’Accursio avrà la possibilità di intervenire in maniera graduale, sia in primo luogo riducendo maggiormente l’intensità, sia intervenendo su singoli punti luce. Per ora però si parla di una situazione di estrema necessità, o di utilità per il sistema–Paese, perché il bilancio del Comune di Bologna, conferma l’amministrazione stessa, è al sicuro. Tra efficientamento degli immobili e investimenti già portati a termine sull’illuminazione stradale, la situazione davanti al caro-bollette dovrebbe essere decisamente meno seria rispetto ad altrove. Intanto è questo il resoconto dei punti luce nella città di Bologna, fornito dall’amministrazione. Sono 50mila in totale, di cui 35mila a led. Di questi 35mila, 30mila sono telecontrollati. I restanti 15mila punti luce sono in corso di sostituzione, un’operazione che sarà ultimata nel giugno del 2023.

Gli accorgimenti

Sono stati già rimodulati, invece, i tempi di accensione degli impianti di riscaldamento nelle città. Bologna fa parte della zona E, quindi potrà accendere il riscaldamento dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno. L’anno scorso, gli impianti erano stati accesi una settimana prima, il 15 ottobre. L’aumento delle bollette, in ogni caso, stando a quanto riferito dal sindaco Matteo Lepore qualche giorno fa, porterà inevitabilmente a qualche taglio, ma "non a un innalzamento della pressione fiscale o a aumento delle tariffe". Il grosso, insomma, potrebbe arrivare da "una lotta serrata all’evasione fiscale. Siamo il Comune che raccoglie più risorse, andando a stanare i furbi".

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