Caro bollette, Vergato (Bologna) abbassa le luci: lampioni tagliati del 50%

Il sindaco Argentieri decide per la riduzione dell’illuminazione pubblica "Importi più che raddoppiati, non vogliamo pesare sulle tasche dei cittadini"

Il sindaco Giuseppe Argentieri

Il sindaco Giuseppe Argentieri

Vergato (Bologna), 12 ottobre 2022 - Il Comune di Vergato riduce del 50% l’illuminazione pubblica sia nel capoluogo che nelle frazioni. Questo è solo uno dei provvedimenti che l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Argentieri ha preso per far fronte al caro bollette. I rincari sono salatissimi per questa realtà che è al confine tra l’alta e la media valle del Reno e, guardando alla voce energia elettrica, basta fare un semplice calcolo per capire come vi sia stato un aumento dei costi del 110% rispetto all’anno scorso.

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Il bilancio dice che per tutto il 2021 sono stati spesi circa 130mila euro, una cifra inferiore rispetto ai mesi che vanno dallo scorso gennaio allo scorso luglio, dove sono stati pagati 160mila euro, mentre l’importo della bolletta del mese di agosto si aggirava attorno ai 27mila euro e di questo passo la spesa totale per tutto il 2022 supererebbe i 300mila euro. Per frenare questa impennata la giunta ha dovuto fare una serie di scelte andando a limitare anche le illuminazioni natalizie che saranno meramente simboliche.

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"Siamo davanti ad un bivio – spiega il sindaco Argentieri – o limitiamo i consumi e restiamo in equilibrio con il nostro bilancio, oppure andiamo in tasca dei cittadini per far tornare i conti. Vista la situazione abbiamo ritenuto opportuno non gravare ulteriormente sulle famiglie per cui abbiamo preso la via del risparmio. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica spegneremo i lampioni in modo intelligente, in modo tale da non alterare la sicurezza stradale e delle singole persone, e poi andremo anche a valutare caso per caso la realizzazione di quegli eventi che necessitano di un allacciamento alla rete elettrica comunale. In sostanza analizzeremo attentamente l’impatto energetico di ogni singola manifestazione". Il problema vero è che a differenza di altri comuni della zona Vergato in passato non ha puntato sull’ammodernamento e sull’affidarsi alle fonti rinnovabili, per cui ora è costretto a limitare i servizi.

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"Purtroppo abbiamo ereditato una situazione non facile e anche se abbiamo investito molto sull’efficientamento energico, la rapidità con cui si è sviluppata questa crisi ci ha messo in difficoltà perché sono operazione che non si concludono dall’oggi al domani. Ci tengo a precisare che tutti i servizi continueranno ad essere garantiti e svolti, semplicemente abbiamo avviato una politica di forte risparmio, ponendo anche dei vincoli per quanto riguarda il riscaldamento. Solo in questo modo riusciremo a non alzare i tributi ai cittadini". Nello specifico l’amministrazione ha disposto di non superare la temperatura di 19° centigradi negli edifici di proprietà comunale e nelle scuole e negli asili nido, rifacendosi alla normativa vigente, gli ambienti dovranno restare attorno ai 21 gradi.

 

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