Bologna: caro libri scolastici, ecco come spendere meno

L’acquisto stimato per i nuovi volumi è di 1.300 euro, l'arma 'segreta' è l'usato. Uno studente: "Qualche anno fa mio fratello pagò la metà, i rincari si sentono"

Per gli studenti la spesa più pesante è quella relativa ai libri di testo

Per gli studenti la spesa più pesante è quella relativa ai libri di testo

Bologna, 6 settembre 2022 - Sul corredo scolastico si può provare a risparmiare, cercando qualche offerta che aiuti le famiglie a far pesare meno la stangata sui propri portafogli. Per quanto riguarda il caro libri, invece, lo scenario è più complicato: il carovita, infatti, picchia ora anche sui volumi scolastici, segnalando aumenti ben più preoccupanti rispetto agli anni passati. Stando alle cifre del monitoraggio prezzi effettuato dal Codacons, infatti, per questi prodotti l’acquisto stimato nel 2022 è di 1300 euro. Un aumento che, come per ciò che riguarda quaderni, zaini e astucci, si presenta quale conseguenza diretta di uno scenario ormai critico, dove le aziende produttrici devono fare i conti con costi energetici spropositati che comportano ostacoli economici più che consistenti.

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L’equazione è facile: costi più alti si riflettono in prezzi finali più alti e rapidamente, al portafoglio delle famiglie, si aggiungono ora anche elevate spese per ciò che riguarda i testi. Non tutto il male, però, vien per nuocere: dopo due anni di pandemia, ora si spalancano a maggior ragione le porte dell’usato, nuova arma per chi si ritrova in situazioni di difficoltà. "Bisogna tenere conto che ci arrivano libri nuovi, praticamente intonsi. È una conseguenza del lungo periodo che gli studenti hanno passato in dad" spiega Andrea Nanni della libreria Nanni. Che per ora non intende perdersi in allarmismi o dare adito alle prime stime: "Per ciò che riguarda le nuove edizioni i rincari ci sono, ma più o meno in linea con quelli degli scorsi anni". Ma Andrea Cherella, giovane studente, storce il naso. E afferma: "Ho fatto il paragone con la spesa che affrontava mio fratello qualche anno fa. Il risultato è che io spendo circa il doppio per ciò che riguarda i libri di testo. Questo perché sono sì rincari più lenti e con un impatto meno devastante, ma che esistono ed ora si fanno sentire forti e chiari, soprattutto se paragonati al passato: devo iniziare l’università e la mia spesa ha sfiorato i novecento euro totali – sottolinea –. Il corredo scolastico? Ormai è meglio evitarlo. Conviene di più investire sul digitale vista l’impennata dei prezzi".

Non solo. "Noi studenti siamo in difficoltà perché mancano le soluzioni adeguate, penso agli universitari come chi va alle superiori, anche loro costretti a far fronte a importanti aumenti – aggiunge –. Sarebbe necessario guardare di più alla tecnologia, così da risparmiare sulla carta e poter studiare attraverso dispense online". Rincari, però, che sono il risultato degli aumenti diretti da parte degli editori, come sottolinea Medardo Montaguti, presidente Federcartolai. "Per ora la situazione non è drastica: la spesa media per un alunno delle scuole superiori si aggira intorno ai 500 euro per ciò che riguarda i libri di testo – afferma –. Ma anche in questo scenario, ciò che non bisogna mai dimenticare è il patrimonio di conoscenza, cortesia e professionalità proprio del commercio di vicinato a differenza delle grandi distribuzioni".

 

 

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