Castagne e marroni: crollo di produzione a Bologna e Imola (colpa della vespa cinese)

Il calo, tra il 40 e l’85%, dovuto alla temibile Dryocosmus kuriphilus, ma anche al clima, che ha visto forti piogge in primavera, vento in estate e siccità tra agosto e settembre

Castagne e marroni: crollo della produzione nel Bolognese

Castagne e marroni: crollo della produzione nel Bolognese

Bologna, 12 dicembre 2023 - Oltre al clima poco favorevole, ci s'è messa pure la temibile vespa cinese che attacca i castagni. E così la produzione di marroni e castagne quest'anno è precipitata. Il netto crollo della produzione - stando ai dati di Confagricoltura Bologna Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese - è di oltre il 40% nel comprensorio di Bologna e addirittura dell`85% in quello di Imola rispetto allo scorso anno.

Le cause del crollo di produzione

A pesare è stato certamente il meteo (forti piogge in primavera, vento in estate e siccità tra agosto e settembre), ma anche i massicci attacchi di vespa cinese.

Le quotazioni

In media i listini si sono assestati su un più 15% rispetto allo scorso anno. All`ingrosso, nello specifico al Caab, le quotazioni possono infatti variare in base al calibro della castagna dai 3 euro fino agli 8 euro al chilo per quelli più pregiati. "Dopo la stagione positiva registrata nel 2022, con quantità produttive davvero importanti e interessanti quotazioni, quest`anno abbiamo vissuto una campagna davvero insolita, le cui difficoltà sono dovute principalmente alle avverse condizioni climatiche che hanno colpito duramente i castagneti", spiega Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna.

Dove le perdite maggiori

Nel comprensorio Bolognese, tra le vallate dell`Idice e del Samoggia, in quella che è l`area del Marrone Biondo, la perdita è stata tra il 40% e il 50% con una resa produttiva di soli 4,5/5 quintali all`ettaro contro gli 8 del 2022. Ancora peggiore è stato il riscontro nella Vallata del Santerno che ricade nel territorio imolese dove, in particolare nella zona di Castel del Rio, si è assistito ad una mancata produzione tra l`80% e il 90% con 1,10/1,20 quintali all`ettaro ottenuti rispetto ai 5,50 dello scorso anno.

Cos'è la vespa cinese del castagno

In Emilia-Romagna il cinipide del castagno Dryocosmus kuriphilus è stato segnalato per la prima volta nel 2008. L'insetto, originario della Cina, vive e si riproduce esclusivamente sul castagno: non causa la morte delle piante, ma ne rallenta lo sviluppo vegetativo e ne riduce la fruttificazione. Data la sua elevata capacità riproduttiva, si può diffondere in poco tempo su ampie aree, soprattutto laddove non ci sono nemici naturali della specie. In Emilia-Romagna è in atto dal 2009 un progetto di lotta biologica basato sull'introduzione nei castagneti del parassitoide Torymus sinensis, antagonista del cinipide. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero delle Politiche agricole e forestali, con la responsabilità scientifica dell'Università di Torino e con il coordinamento del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna.