Cersaie 2022 Bologna, l'Alma Mater prepara le linee guida per risparmiare: "Fate così"

Del tema energetico si è parlato al Cersaie durante il talk organizzato da il Resto del Carlino

Il dibattito moderato da Il Resto del Carlino al Cersaie

Il dibattito moderato da Il Resto del Carlino al Cersaie

Bologna, 27 settembre 2022 - "L’università sta approntando un piano energetico dell’Ateneo e linee guida per i dipendenti per risparmiare energia". Un modo per "sensibilizzare nella limitazione degli sprechi", in un momento in cui la bolletta per riscaldare ed illuminare il milione di metri quadrati di edifici (di cui 800mila solo nel capoluogo), che costituisce il patrimonio immobiliare dell’Università di Bologna, rischia di andare alle stelle. Il risparmio sul costo finale dell’energia, solo applicando le buone pratiche, sarebbe di circa il 7 per cento. A parlarne, stamattina, è stata Simona Tondelli, prorettrice vicaria dell’Universtà di Bologna e professoressa di Architettura, che ha affrontato il tema del risparmio energetico e della riqualificazione in senso sostenibile degli edifici nel talk svoltosi al Caffè della Stampa del Cersaie organizzato da il Resto del Carlino. Con lei l’architetto Luca Drago, di LDA Studio, e Matteo Carassiti, ceo di E-Wide, la Esco del gruppo Tremagi (la holding di Illumia) che si occupa di efficientemente energetico. 

Al centro del talk, allestito nell’agorà del Salone Internazionale della Ceramica (che si svolge nel quartiere fieristico di Bologna fino a venerdì) le difficoltà dell’efficientamento energetico degli edifici esistenti e in particolare di quelli storici: «Una sfida da affrontare, raccordandoci con la Soprintendenza e il Comune attraverso una collaborazione fra enti che deve evitare il rallentamento dei tempi», osserva la Tondelli, che ha citato anche gli interventi ex novo del comparto Navile, Terracini e Lazaretto, che saranno portati a termine con attenzione al tema dell’efficientamento energetico, e il tema della sostituzione dei vecchi impianti a gasolio, ormai completata, e in generale dell’ammodernamento e controllo di tutti gli impianti. Ma non basta: sono state potenziate figure come l’energy manager, per compiere scelte sostenibili, dal punto di vista ambientale ed economico.

Della difficoltà dell’adeguamento dell’esistente ne ha parlato anche l’architetto Drago, che ha messo il dito nella piaga della burocrazia: “La politica di gestione del patrimonio edilizio nei centri storici italiani è paradossale - ha osservato -. Per semplificare, negli edifici fuori dal centro è permesso mettere impianti fotovoltaici sui tetti e fare i cappotti termici, ma dentro le mura la Soprintendenza blocca tutto e, se un edificio è vincolato, lavorarci è durissima, anche negli interni. Per togliere i vincoli la trafila burocratica è lunghissima E molti progetti finiscono per arenarsi visti i costi insostenibili”. Infine, Matteo Carassiti ha ricordato il progetto avviato col Teatro Comunale di bologna. Di fatto, “E-Wide ha sostituito i corpi di illuminazione, ammodernandoli con sistemi di monitoraggio e gestione intelligente, in modo da guidare al meglio l’accensione delle luci, nel modo più selettivo possibile. I risparmi vanno dal 60 all’80% e l’investimento viene ripagato con una parte della quota di efficientamento”. Secondo Carassiti, la strada del bonus 110, “magari con incentivi meno premianti che non pesino sulle casse dello Stato, resta comunque una strada efficace che immagino sia perseguita anche in futuro”.

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