ROSALBA CARBUTTI
Economia

Bologna, vola il turismo: record di presenze e pernottamenti (+14%). Ma preoccupano i salari

Il report dell’Osservatorio Ires mostra anche una crescita del divario retributivo di genere e un calo dell’occupazione femminile. Bulgarelli: “Un terzo dei bolognesi è sotto i 20mila euro annui. La manifestazione in tangenziale? Spero che la risposta non sia il populismo penale”

Bologna, vola il turismo: record di presenze e pernottamenti (+14%). Ma preoccupano i salari

Bologna, 23 giugno 2025 - Divario retributivo di genere in aumento, economia in frenata, lavoro povero con redditi che non riescono a stare al passo dell'inflazione, gli effetti delle guerre sulla manifattura, l’occupazione femminile in calo e l’emergenza abitativa. E’ questo il quadro, certificato dai dati dell'Osservatorio Ires, realizzato per conto della Cgil di Bologna, dell’economia e del lavoro in città e provincia.

Boom di turisti a Bologna e, nel cerchio, Michele Bulgarelli (Cgil)
Boom di turisti a Bologna e, nel cerchio, Michele Bulgarelli (Cgil)

Tre i punti principali - per Michele Bulgarelli, numero uno della Camera del lavoro di Bologna - su cui serve uno scatto: il gender pay gap, il lavoro povero, turismo in primis, e la crisi in arrivo (recenti i dati di Bankitalia che sottolineavano la frenata della locomotiva Emilia). La linea, secondo il sindacato, è chiara: “Redistribuzione salariale a tutti i livelli come strumento di riduzione delle diseguaglianze e ricomposizione di un mondo del lavoro precarizzato e frantumato in appalti e subappalti, una rinnovata stagione dell'1% sociale che impegni il sistema delle imprese al sostegno dello stato sociale a livello metropolitano affrontando le principali emergenze del territorio, a partire da quello dell'abitare, attenzione e intervento sindacale sui settori in crescita dove si concentrano sfruttamento, lavoro povero e anche rischio illegalità, a partire dal turismo”, è la sintesi.

Il nodo del calo dell’export

Il 2024 si è chiuso per l'area metropolitana nel segno della stabilità, con una variazione del valore aggiunto prodotto dello 0,8% sul 2023. A crescere sono soprattutto l'agricoltura e il settore dei servizi che, con una variazione dell'1,2%, contribuisce, per consistenza, più degli altri alla variazione complessiva. La manifattura, infatti, è ferma allo 0,2%, mentre le costruzioni calano dello 0,6%. Sulla chiusura della manifattura pesa soprattutto la riduzione dell'export del 3% rispetto al 2023, a causa dell'ulteriore flessione delle esportazioni verso la Germania.

Il turismo

A fronte di un contesto economico in contrazione per Bologna, va in controtendenza il settore del turismo che cresce del 4,6 per cento dal 2023 al 2024. Il 2024, infatti, segna un nuovo record in termini di presenze e di pernottamenti. A trainare il trend è Bologna con il 69,8% degli arrivi, che varia positivamente del 14% rispetto al 2023. Ma se il turismo (e la ristorazione) volano, non fanno altrettanto le retribuzioni medie, ferme 12.900 euro l’anno. “Un lavoro frammentato e discontinuo”, spiega Gianluca De Angelis di Ires Emilia-Romagna che ha curato il report, per cui “servono correttivi”, fa eco Bulgarelli.

Redditi in calo

“Se guardiamo alle retribuzioni del settore privato, un terzo dei bolognesi è sotto i 20mila euro di reddito medio annuo. Parliamo di 128mila persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”, è la sintesi del segretario Cgil. Che rilancia la necessità di continuare il lavoro del Patto per il lavoro e il clima e, a livello metropolitano, chiede di “affrontare il lavoro povero, nel turismo soprattutto, come si è affrontato il tema della logistica, con la carta della logistica etica, e quello dei rider”. Sulla mancanza di manodopera lamentata da Federalberghi e addetti ai lavori e la scarsa disponibilità a lavorare nei weekend del personale del turismo, giovani soprattutto, replica: “C’è un cambiamento di aspettative che, a volte, non riguarda solo la componente economica, ma la necessità di conciliazione dei tempi di vita e lavoro”. D’accordo De Angelis: “E’ necessario che chi è occupato sappia a che ora finisce il proprio turno, servono confini ben definiti”.

Le strutture turistiche

Guardando ai numeri, tengono le strutture alberghiere di lusso (4 e 5 stelle), mentre cresce la domanda di alloggi gestiti in forma imprenditoriale con incrementi fino al 44,4% nel caso degli arrivi rispetto al 2023, che diventano il +235,8% rispetto al 2019. Crescono la domanda (+60%) e l'offerta (+25%) turistica nei cosiddetti 'altri alloggi privati'. Da qui, le consuete conseguenze sul tema dell’abitare.

Il nodo casa

Sia per la vendita che per l'affitto, Ires registra una forte crescita dei prezzi, che nell'intero bolognese vanno dal +23,9% del canone minimo rispetto al 2021 e al +4% del prezzo al metro quadrato. Le variazioni territoriali mostrano chiaramente come nell'ultimo anno le oscillazioni più importanti riguardino le zone al di fuori del Comune capoluogo, con il picco del +63% nell'Appennino bolognese. Nel complesso, si può affermare che a crescere di più nel 2023 siano le soluzioni che fino al 2021 erano più economiche e quelle che probabilmente attraevano una domanda con budget limitato.

L’occupazione

La frenata dell'economia genera anche una contrazione del tasso di occupazione, sceso al 71,9%, 1,5 punti in meno del 2023, con un calo del tutto ascrivibile alla componente femminile. Il tasso di occupazione maschile, infatti, cresce di 0,4 punti, passando al 77,9%, mentre quello femminile diminuisce di 3,4 punti rispetto al 2023, attestandosi al 66%. Perché? Per la forte contrazione rilevata nei settori a maggior concentrazione femminile, come quello dei servizi commerciali, dei servizi alla persona e alle imprese, dove le persone sono maggiormente esposte alle povertà retributiva La diminuzione del numero di occupate si risolve in buona parte in una vera e propria uscita dal mercato del lavoro, con un incremento sensibile del numero di persone inattive perché scoraggiate alla ricerca. Le inattive crescono in un anno del 7,3%, gli inattivi dell'1,3%. Che l'economia bolognese abbia fortemente rallentato nel corso del 2024 lo dice l'aumento del ricorso alla cassa integrazione (+71% nel 2024 sul 2023, nel solo territorio metropolitano), e lo dicono i dati su occupazione e numero delle assunzioni. “L'Osservatorio ci dice che anche a Bologna le fratture sociali si vanno amplificando, che l'impoverimento di ampie fasce di lavoratori e di ceti popolari è certificato da redditi che non tengono il passo con l'inflazione e che diritti costituzionali, come la casa e la cura, non sono più garantiti a tutte e tutti”, conclude Bulgarelli

La manifestazione dei metalmeccanici

Il segretario Cgil, in coda, cita anche il caso del corteo dei 10mila operai dell’altro giorno in tangenziale. “Sulle denunce per effetto del decreto sicurezza non ci sono novità. Quello che mi preoccupa è che la risposta del governo sia repressione e populismo penale”, dice in riferimento al reato di ‘blocco stradale’ per cui si rischiano fino a 2 anni di reclusione.