Colonnine elettriche a Bologna, ecco quante sono in città

Ztl ambientale, Matteo Di Benedetto (Lega): "Il numero di ricariche non basterà, bisogna usare gli spazi abbandonati per nuove strutture"

Bologna, 22 luglio 2022 - Da un lato, il progetto di una Ztl verde, dove soltanto ai proprietari di auto elettriche (o ibride) sarà concesso circolare in città senza mettere mano al portafoglio. Dall’altro, invece, un territorio ancora fin troppo sprovvisto di colonnine elettriche, strumenti necessari per il ricaricamento degli stessi veicoli all’insegna della sostenibilità. Così come emerge da una risposta del Comune a un’interrogazione del consigliere comunale Matteo di Benedetto.

Una colonnina di ricarica nel Bolognese
Una colonnina di ricarica nel Bolognese

Nel dettaglio, al 31 dicembre 2021, sul suolo pubblico erano presenti 92 stazioni per la ricarica di veicoli elettrici (per 165 stalli ricarica). Numero, questo, poi cresciuto nel periodo tra dicembre e maggio 2022, dove alcuni provider hanno completato diversi lotti di installazione: in tal modo, al 30 giugno 2022 il Comune dovrebbe disporre di circa 120 stazioni di ricarica elettrica per circa 230 stalli auto. Nei prossimi mesi la società Be Charge sarà invece impegnata al completamento del secondo protocollo d’intesa per l’installazione di circa 50 stazioni di ricarica, così da giungere a fine anno un totale di 170 punti ricarica e circa 320 stalli di sosta. Inoltre, grazie all’accordo tra A2A e il Comune di Pianoro, si aggiungeranno ulteriori 12 colonnine.

Numeri sì in crescita, ma non sufficienti a sopperire le necessità di un territorio da guidare verso una nuova frontiera del verde. "Sappiamo che solo il 7% delle auto sarebbe salvato dal ‘bollo 2.0’ ideato dal Comune con la ztl verde. Se pensiamo alle colonnine per le auto elettriche, per esempio, a oggi ce ne sono soltanto poche centinaia. E non è prospettato un aumento determinante – così Matteo Di Benedetto, consigliere comunale e Cristiano Di Martino, del dipartimento infrastrutture e trasporti della Lega di Bologna –. In un futuro ipotetico, ormai prossimo se guardiamo alle direttive europee, in cui ci dovrebbero essere 190.000 mezzi elettrici senza considerare la provincia, come farebbero questi a ricaricarsi con poche centinaia di colonnine? Considerando anche che la ricarica richiede molto più tempo di un pieno di benzina?".

Non solo . "La giunta sta correndo sulla pelle dei bolognesi. Si vuole incentivare la mobilità elettrica? Bene, si cominci a strutturare un tessuto che lo renda possibile – aggiungono –. Una proposta concreta: lavorare su parcheggi in verticale, in alto, utilizzando i tanti spazi abbandonati che abbiamo, e in basso, muniti di colonnine elettriche, che rappresentino quindi nuovi stalli auto e postazioni di ricarica che non vadano a togliere posti auto per strada. Sono passi da fare prima di pensare a nuove tasse. È la sfida da cogliere se non si vuole solo andare a colpire le fasce più deboli".

 

 

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