Crisi ex Bredamenarini, cassa integrazione per 152 lavoratori

Presentato il nuovo piano al ministero dello Sviluppo economico. Oggi le assemblee, a breve un tavolo regionale

Una protesta dei lavoratori dell’ex Breda

Una protesta dei lavoratori dell’ex Breda

Bologna, 28 febbraio 2019 - Promesse di un cambio di rotta, un presente di cassa integrazione. Dall’incontro tra il ministero dello Sviluppo economico, la dirigenza di Industria italiana autobus, i sindacati e le Regioni Campania ed Emilia Romagna, di certezze ne sono emerse poche.

L’unico punto fermo è quello degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’ex Breda. I dipendenti dello stabilimento irpino di Flumeri avranno la cassa straordinaria per tutto il 2019, come chiedevano. E per i 152 lavoratori dell’ex Bredamenarini di via San Donato l’azienda ha annunciato il ritorno della cassa ordinaria. Oggi sono in programma le assemblee. Nel nuovo assetto societario manca ancora il socio industriale voluto dal ministero: il piano prevede che sottoscriva le quote nel giro di cinque mesi.  A breve la Regione convocherà un tavolo con le parti sociali e la proprietà.

"A oggi - spiega l'assessore alle Attività produttive Palma Costi - non è stato chiarito il ruolo dello stabilimento ex-BredamenariniBus di Bologna all’interno di una strategia generale di rilancio di Iia, Industria italiana autobus: è stata proposta la cassa integrazione anche per i lavoratori dello stabilimento di Bologna. A breve convocherò il tavolo regionale per approfondire e avere quelle risposte che dal tavolo ministeriale non sono arrivate. Rimane la disponibilità della Regione a sostenere un forte piano di rilancio industriale per la produzione di autobus sostenibili e competitivi nello stabilimento di Bologna". 

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