PATRICK COLGAN
Economia

Dalla via Emilia fino al Giappone: "Portiamo eccellenze nel mondo"

Tipicità e tecnologia, la missione della Regione: nuove rotte per l’export e partner per la Data Valley

L'Emilia Romagna  in Giappone porta i prodotti tipici come il Parmigiano reggiano

L'Emilia Romagna in Giappone porta i prodotti tipici come il Parmigiano reggiano

Osaka (Giappone), 18 novembre 2023 – La promozione dei prodotti di punta dell’Emilia-Romagna, dal Parmigiano all’aceto balsamico tradizionale, come seducente biglietto da visita della regione. Innovazione, tecnologia e il forte investimento su Data valley e intelligenza artificiale come centro del messaggio sulle opportunità offerte dall’Emilia-Romagna con un occhio all’Expo 2025 di Osaka.

È il doppio binario sul quale si è mosso il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alla guida della missione di cinque giorni dell’Emilia-Romagna in Giappone, rientrata oggi in Italia. La folta delegazione, composta da quasi novanta persone fra le quali gli assessori allo sviluppo economico, Vincenzo Colla, e all’agricoltura, Alessio Mammi, comprendeva esponenti di università, enti di ricerca, cooperative e dei principali cluster regionali, dalle tecnologie green al biomedicale, e ha visto la partecipazione di Qn-Il Resto del Carlino come media partner. All’organizzazione ha collaborato anche la Camera di commercio italiana in Giappone.

Una missione imponente, pianificata con cura, dalla complicatissima logistica a corsi sulle convenzioni nel mondo degli affari giapponese, fino alla preparazione di brochure e di materiale tradotto in lingua. Così, alla partenza per il Giappone, tutti i partecipanti erano dotati di enormi quantità di biglietti da visita, fondamentali per gli incontri istituzionali e di affari. Il mercato giapponese è in effetti complesso e richiede costanza e relazioni forti.

Anche per questo Bonaccini ha ripetuto continuamente che la missione, la prima, è solo l’avvio di un percorso. "Torneremo. Vogliamo creare relazioni stabili – ha detto –, per cogliere le opportunità che offre questo grande Paese". La missione è cominciata con la serata che ha dato il via alla Settimana della cucina italiana nel mondo all’ambasciata italiana a Tokyo, con un menù dedicato all’Emilia-Romagna e preparato da Casa Artusi. Davanti all’antico giardino della residenza, risalente al ‘600, si sono degustati cappelletti, piadina e parmigiano reggiano – apprezzatissimo dai giapponesi –, accompagnati da Albana e Lambrusco. E la missione si è poi conclusa dopo cinque, intensi giorni, sempre di corsa per evitare i ritardi, visti molto negativamente in Giappone, anche quando minimi. Si sono concentrati nella parte finale del viaggio gli incontri a Osaka in vista dell’Expo 2025 e la visita al Riken center for computational science di Kobe, che ospita il supercomputer Fugaku, secondo al mondo per potenza di calcolo. La superficie dei ‘rack’, i blocchi che compongono il calcolatore, è stata usata come schermo per una presentazione di video, luci e suoni di grande effetto.

Qui il presidente del Cineca, Francesco Ubertini, ha illustrato il super computer Leonardo (quarto al mondo nelle stesse classifiche) e il Tecnopolo di Bologna, ipotizzando possibili collaborazioni tra i due centri anche in vista dell’Expo, dove l’Emilia-Romagna punterà su Data valley e possibili sviluppi positivi legati all’impatto dell’intelligenza artificiale nella società. Tema molto vicino a quello dell’Expo, titolo "Delineare le società future per le nostre vite". Una parte importante della missione è stata dedicata all’agricoltura, per promuovere la nostra produzione (che sconta difficoltà nell’export a causa dello yen debole) con gli importatori, ma soprattutto a sostegno dello sblocco del prosciutto di Parma, fermato da tempo a causa della peste suina per via dei restrittivi regolamenti giapponesi. Un altro fronte sul quale si è lavorato è l’apertura alla commercializzazione del kiwi italiano, tema sul quale si respira fiducia.

"Siamo a disposizione – ha detto l’assessore Mammi –, sia come sistema istituzionale, sia a livello di organizzazioni di produttori, per mettere in campo le fasi seguenti e dare avvio all’esportazione di questo prodotto. Abbiamo inoltre esposto nei vari incontri la necessità di trovare un accordo per riaprire l’export ai salumi. Le condizioni ci sono". Dal punto di vista commerciale e istituzionale, se Tokyo è una meta competitiva e complessa (ma sono stati aperti canali interessanti e rafforzati i legami già presenti), l’accoglienza nella provincia di Ibaraki e a Osaka è stata invece particolarmente calorosa. Il governatore di Ibaraki, Oigawa Kazuhiko, ha annunciato il suo arrivo in Italia a febbraio con una missione nipponica, mentre il vice governatore di Osaka, Yamaguchi Nobuhiko, ha dichiarato il suo amore per il nostro Paese e ha mostrato di apprezzare particolarmente il Padiglione Italia, progettato da Mario Cucinella e presentato poche settimane fa. Proprio quella di Osaka è un’area particolarmente dinamica sul piano economico e interessata a collaborazioni. Per questo, gli esponenti della Regione torneranno entro la prossima primavera per pianificare l’Expo, che si aprirà fra poco più di 500 giorni e dare seguito alla missione.

Università. Importanti le relazioni create sul fronte delle università sul quale si sono gettate le basi per future collaborazioni, per esempio con l'università di Tsukuba, al centro di un cluster scientifico a nord est di Tokyo che comprende anche l'agenzia spaziale Jaxa. Aperto il dialogo anche con molte università private con le quali potrebbero nascere programmi di scambio. La missione ha incontrato anche il rettore dell'Università delle Nazioni unite Tshilidzi Marwala in vista dell'apertura a Bologna nel 2025 della quattordicesima sede al mondo, all'interno del Tecnopolo, dedicata allo studio dell'intelligenza artificiale.