"Demm, serve un altro anno di cassa integrazione"

Alto Reno Terme, summit al Ministero con azienda e sindacati

IN PRIMA LINEA Una protesta dei lavoratori Entro l’estate il nuovo piano aziendale

IN PRIMA LINEA Una protesta dei lavoratori Entro l’estate il nuovo piano aziendale

Bologna, 3 aprile 2019 - Il nuovo piano di riorganizzazione della Demm di Porretta sarà definito entro l’estate e portato a regime entro il 2019 per avere effetto a partire dal 2020.

Proprio per questo, azienda e sindacati hanno convenuto sulla necessità di richiedere ulteriori 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per accompagnare il processo di riorganizzazione in atto. E’ quanto è emerso dall’atteso incontro al Ministero dello Sviluppo Economico di Roma andato in scena ieri mattina alla presenza delle organizzazioni sindacali, del commissario Umberto Tombari, del consigliere metropolitano allo sviluppo economico Massimo Gnudi, del dottor Ferrari della Regione e del vice-sindaco di Alto Reno Terme, Elena Gaggioli.

Fim e Fiom hanno esposto le preoccupazioni per il calo del fatturato, per il massiccio ricorso alla cassa integrazione straordinaria e per il mancato rispetto del piano industriale, con Certina che, dopo aver spiegato che il calo del fatturato è determinato da una stagnazione del mercato e da un extra stoch lavorato precedente all’acquisizione, ha confermato l’impegno a recuperare fatturato attraverso nuove lavorazioni, ad efficientare lo stabilimento e a fare entrare nuove figure dirigenziali.

"Dopo molti mesi siamo stati finalmente convocati ed è importante che il Ministero abbia accolto le nostre preoccupazioni e si sia impegnato a monitorare la situazione ed a far rispettare gli accordi» spiega Marino Mazzini della Fim-Cisl. «Se non recupereremo quote di mercato, l’azienda non avrà la necessaria sostenibilità per la piena occupazione – sottolinea Primo Sacchetti della Fiom-Cgil –: riteniamo inoltre che l’ulteriore anno di cassa sia una condizione necessaria alla sopravvivenza della Demm».

Intanto, anche i rappresentati politici del territorio mantengono alta la guardia. Il deputato di Forza Italia, Galeazzo Bignami, infatti, afferma che, per salvaguardare i livelli occupazionali, resterà vigile e monitorerà la situazione mentre il consigliere regionale Igor Taruffi, parlando di incontro interlocutorio, continua a pensare che «con questa proprietà non si andrà lontano».

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