Fico Bologna punta sull'estero. "Nel 2020 nuova offerta turistica"

Parla Alessandro Bonfiglioli, direttore generale del Caab

Cinque milioni di visitatori in due anni dall'apertura di Fico (Fotoschicchi)

Cinque milioni di visitatori in due anni dall'apertura di Fico (Fotoschicchi)

Bologna, 17 novembre 2019 - L’accento spiccatamente yankee di un gruppo di americani, meravigliati davanti alle forme di Parmigiano. Dopo due anni dall’apertura e 5 milioni di visitatori complessivi, Fico Eataly World, il grande parco alimentare di Bologna, parla sempre di più tutte le lingue del mondo. Circa il 20% di visitatori viene infatti dall’estero. "Un bilancio positivo – commenta l’ad Tiziana Primori – soprattutto per la grande presenza di giovanissimi". Tornando ai numeri (presentati ieri) si scopre che 250mila visitatori sono passati da Fico per Business e circa 300mila hanno partecipato alle iniziative. Un dato che diventa un’ulteriore chiave di lettura per il futuro della struttura, alla vigilia delle ultime novità. Verrà inaugurato infatti sabato 7 dicembre il ’Luna Farm’, il parco divertimenti a tema contadino progettato dal gruppo Zamperla, lo stesso che gestisce il lunapark di Coney Island a New York. A Fico arriva il 'Luna Farm' (Guarda il video) La prossima – e più grande – voce in agenda per incrementare il fatturato da 90 milioni di euro sarà "completare l’offerta business con l’albergo all’interno del parco – sottolinea Alessandro Bonfiglioli, direttore generale del Caab, il centro agroalimentare che ospita Fico –. L’obiettivo è fare del 2020 l’anno dell’internazionalizzazione. Il turismo è una risorsa importante, che sposta valori considerevoli. Gli stranieri hanno uno scontrino più lungo, e acquistano tante specialità, che poi spediscono nel loro paese grazie all’hub creato all’interno del parco con Poste".  Importantissimo anche il ruolo di Fondazione Fico: "In due anni abbiamo realizzato 448 eventi per promuovere la sostenibilità", spiega il presidente Andrea Segrè. Il tema centrale è quello dell’educazione alimentare: "Grazie all’Osservatorio Waste Watcher abbiamo stimato che nel 2019 solo 1 italiano su 3 dichiara di praticare nel quotidiano la dieta mediterranea. Anche per questo la Fondazione ha stretto un Protocollo d’intesa con la Fao, e ha messo in rete le più importanti istituzioni nazionali, dal ministero dell’Ambiente al ministero per le Politiche Agricole, in occasione di una molteplicità di iniziative".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro