
Da sinistra: Alberto e Gianluca Vacchi
Bologna, 25 agosto 2023 – Cambiamenti in vista in Ima, il colosso del packaging di Ozzano dell’Emilia. Siamo nell’ordine delle indiscrezioni di stampa, non c’è alcuna nota ufficiale, ma pare più di una voce l’ipotesi che la famiglia del presidente Alberto Vacchi sarebbe pronta a rilevare le quote del (secondo) cugino influencer Gianluca Vacchi, alle prese con le perdite della sua catena di kebab e i sigilli della mega villa in Sardegna.
Aggiornamento Il comunicato: “Il controllo di Ima resta alla famiglia Vacchi”
In caso di vendita, si tratterebbe di una quota del 13 per cento di Ima e, se l’indiscrezione venisse confermata, tutte le strade porterebbero ad Alberto, presidente e ad del Gruppo, che avrebbe il diritto di prelazione sulle quote. Morale: se Gianluca vende, Alberto compra. Quindi, a differenza di qualche ricostruzione uscita sui giornali, gli equilibri societari non verrebbero scombinati. Del resto, già il 31 luglio, in seguito all’annuncio dell’ingresso – con una quota di minoranza del 45% – di Bdt & Msd Partners, banca d’affari americana costituita per imprenditori e investitori strategici di lungo termine, il Gruppo in una nota aveva specificato che "il cambio degli assetti non comporta uno stravolgimento della quota di maggioranza dell’azienda, che resta nelle mani della famiglia Vacchi".
Stessa cosa accadrebbe nell’ipotesi di trasferimento di quote dall’imprenditore star dei social al presidente di Ima: la compagine di Alberto Vacchi resterebbe comunque con il 51%, mentre l’eventuale quota eccedente della maggioranza (a seguito dell’acquisto delle azioni di Gianluca) potrebbe essere rilevata da Bdt & Msd Partners, banca d’affari guidata da Byron Trott, presidente e co-ad della banca, ma soprattutto consulente di fiducia del miliardario Usa Warren Buffett.
Da precisare, comunque, che la chiusura dell’operazione con la banca d’affari a stelle e strisce (il closing) è previsto per la fine del 2023. Bdt &Msd Partners acquisirà la sua partecipazione da BC Partners, importante società di investimento internazionale che ha supportato Ima nel delisting , e da altri investitori.
Fondata nel 1961, Ima è leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi consolidati a circa 2 miliardi di euro e una quota export superiore all’86%.
Il Gruppo, presieduto da Alberto Vacchi, conta circa 6.900 dipendenti, di cui circa il 58% in Italia e il 42% nel resto del mondo, ed è presente in oltre 80 paesi.