Giovedì 18 Aprile 2024

Il welfare salvatempo e salva vita «Illumia ha preso la strada giusta»

Le iniziative del gruppo bolognese dell’energia

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Si fa presto a dire welfare. Già, perché oggi, quando la stragrande maggioranza delle aziende di ogni dimensione asserisce di fare della felicità dei propri impiegati una questione inderogabile, diventa spesso difficile capire chi lo faccia davvero. È il caso di Illumia, il fornitore di gas e luce nato a Bologna come start up e diventato, in tre lustri, un colosso da un miliardo di euro di fatturato e 200 dipendenti.

Chi lavora per Illumia, infatti, oltre a prestare servizio per un’azienda dove l’età media è 32 anni, ha spesso il non trascurabile privilegio di incidere direttamente sui progetti di welfare di chi lo ha assunto, come attestato dalla qualifica di Welfare Champion 2019 rilasciata, lo scorso anno, dal Welfare Index per le Pmi curato da Generali. In attesa dell’esito di una candidatura già rinnovata per il 2020, allora, vale la pena fare il punto sullo stato dell’arte di un circolo virtuoso, fatto di impresa e di persone, che la Hr manager di Illumia, Giulia Bernardi (nella foto in alto, definisce «il segno della strada giusta che da tempo abbiamo imboccato». Il punto, sottolinea Bernardi, sta nell’avere a cuore «la qualità del tempo trascorso in azienda, lavorando con determinazione sulla crescita e lo sviluppo delle persone attraverso un sistema premiante che valorizzi il talento».

Un sistema fatto di incentivi e benefit diffusi e sfaccettati, che, tra l’altro, si avvale dei suggerimenti e delle proposte dei beneficiari finali, con una popolazione aziendale giovane e costituita per il 51% da donne che ha la possibilità di influire davvero sull’individuazione delle priorità. Questo perché Illumia, sempre nelle parole di Bernardi, desidera «essere un family business di nome e di fatto», includendo nel concetto di famiglia, oltre alla dinastia Bernardi, anche tutti i propri collaboratori.

E allora, via a un intero universo di iniziative ‘salvatempo’, che facciano risparmiare ai dipendenti quello che, oggi, resta uno dei beni più preziosi, a partire da una lavanderia e tintoria aziendale dove il dipendente può comodamente programmare la consegna dei capi tramite una app. Poi un portale per la spesa online, che prevede la consegna di quanto acquistato direttamente sul posto di lavoro. Non manca il capitolo flessibilità, con il superamento della rigidità dell’orario lavorativo e un ‘orario-mamma’ ridotto. Inoltre, spiccano la rete di convenzioni in ambito sanitario, ricreativo, sportivo e culturale gestite tramite una piattaforma web sulla Intranet aziendale e un ammontare annuo (in procinto di passare, nel 2020, dal 3% al 5% della Ral di ogni lavoratore), da spendere in servizi quali istruzione, mutui, trasporto pubblico, voucher per attività ludiche e culturali.

Infine, l’azienda promuove anche la buona, salute con la presenza in sede di biciclette elettriche che possono essere utilizzate gratuitamente in pausa pranzo e check-up e con un mondo di prestazioni mediche disponibili sulla piattaforma di flexible benefit. Ultimo ma non ultimo, infine, un vero e proprio programma di sviluppo manageriale e di coaching grazie all’Academy interna.