Imu seconda casa, Bologna terza città più cara in Italia

La Turrita dietro solo Roma e Milano: al spesa è in media di 2.038 euro

Bologna, 9 giugno 2023 - Se il costo maggiore per l'Imu, in valore assoluto per la seconda casa a disposizione, si registra a Roma, con una media di 2.064 euro, Bologna si posiziona soltanto qualche gradino più in basso.

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Da quanto emerge dal Rapporto Imu 2023 (primo semestre) elaborato dal Servizio Uil Lavoro, Coesione e Territorio, anche il capoluogo emiliano si inserisce nel podio delle città più care e mette sotto la lente di ingrandimento una cifra significativa, pari a 2.038 euro medi.

I dati Imu sulla seconda casa a Bologna
I dati Imu sulla seconda casa a Bologna

Numeri, questi, che si allontanano e non di poco dalle città che seguono in ‘classifica’, mentre si avvicinano e quasi sfiorano quelli registrati a Milano, seconda città più cara (2.040 euro medi). Il rapporto, però, accende i riflettori anche su ulteriori aspetti, come i costi per l'abitazione principale considerata di lusso. E, anche su questo punto, la città felsinea svela numeri significativi, dove il costo complessivo è di 5.214 euro.

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Ma non è finita qui. Allo scenario, infatti, vanno aggiunte ulteriori cifre: come emerge dal rapporto, per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale a Bologna si pagano mediamente 96 euro annui. Inoltre, ci sono 75 città capoluogo che sulle seconde case applicano l’aliquota del 10,6 per mille e tra queste si inserisce anche Bologna. Come noto, il presupposto dell’Imu è il possesso di immobili (fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli) e la cui imposta si calcola applicando al valore dell’immobile l’aliquota deliberata annualmente dal Comune: l’Imu non si paga per l'immobile adibito ad abitazione principale del soggetto passivo di imposta, e per gli immobili a esso equiparati, ad eccezione di quelli classificati nelle categorie catastali A1, A8 o A9 che rimangono assoggettati all’imposta.  

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