Industria italiana autobus Bologna, arrivano gli stipendi. Cda decisivo a Roma

Devono decidere se dare altro tempo a Ferrovie dello Stato o portare i libri in tribunale

Una recente protesta dei dipendenti

Una recente protesta dei dipendenti

Bologna, 21 novembre 2018 – Gli stipendi sono arrivati, ma per i 154 dipendenti dell’ex Bredamenarinibus e i loro 290 colleghi dell’ex Irisbus di Avellino quella di oggi sarà l’ennesima giornata di passione. L’assemblea e il cda di Industria italiana autobus dovranno decidere se riaggiornarsi, concedendo altro tempo a Ferrovie dello Stato per valutare la ricapitalizzazione insieme a Invitalia e Leonardo, o se portare i libri in tribunale mettendo in liquidazione la società. Dall’azienda si limitano all’auspicio «che tutto vada a buon fine per i dipendenti occupati».

Stasera doveva esserci un incontro al ministero dello Sviluppo economico con i vertici nazionali delle sigle metalmeccaniche. Il tavolo alla fine non si è tenuto, con l’irritazione della Fiom: «Continua il black out di informazioni sul futuro degli stabilimenti di Industria Italiana Autobus», hanno commentato per i metalmeccanici Cgil Michele De Palma, Bruno Papignani e Giuseppe Morsa.

Oggi i dipendenti, partiti all’alba da Bologna e Avellino, saranno in presidio a Roma, mentre l’assemblea dei soci e il cda decideranno il loro futuro. Il Mise preme con i soci di Iia per ottenere un rinvio che dia a Fs il tempo di arrivare a dare il via libera alla ricapitalizzazione, ma la situazione resta tesa: «Il tempo stringe, però questo rinvio è indispensabile – sostiene Roberta Castronuovo della Fim –. Quello che ci preoccupa di più sono i sindaci revisori, perché la situazione economica dell’azienda è pessima. Ma se si dovesse andare al fallimento non ci guadagnerebbe nessuno».

Intanto è arrivata una schiarita sul fronte stipendi, con la conferma che l’azienda ha avviato i pagamenti. Una novità arrivata dopo che, nei giorni scorsi, Tper aveva pagato 645mila euro a Industria italiana autobus e la Fiom aveva minacciato la richiesta di sequestro delle merci se i bonifici non fossero arrivati.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro