Istituto Santa Giuliana Bologna in vendita: spunta un acquirente

Vicina a una svolta la vicenda della chiusura dell’Istituto e del vicino convitto: a fine mese la proposta. E una delle due attività dovrà essere mantenuta

Santa Giuliana, il presidio dei sindacati dello scorso febbraio

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Bologna, 26 aprile 2023 – C’è uno spiraglio di luce per l'istituto Santa Giuliana e il vicino convitto. Spunta un possibile acquirente per quell’immobile che la Congregazione delle suore mantellate Serve di Maria ha deciso di vendere qualche tempo fa. A darne notizia è l'avvocato della stessa comunità religiosa, Maria Cristina Giustacchini, ascoltata oggi dalla commissione Lavoro del Comune.

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Tempi e condizioni

Entro la fine del mese, infatti, le religiose dovrebbero ricevere una risposta da un possibile acquirente interessato a rilevare l'edificio. E una delle condizioni poste dalla congregazione è che venga mantenuta almeno una delle due attività (o la scuola o il convitto; più facilmente il secondo).

"La vendita non ha alcuno scopo speculativo - assicura l'avvocato Giustacchini - non c'è l'intenzione di realizzare degli appartamenti. La congregazione sta cercando un acquirente che porti avanti almeno una delle due attività, e non è semplice. Ma si sta lavorando. La trattativa è in corso ed è riservata, in particolare con un soggetto che ha chiesto una proroga e dovrebbe dare una risposta entro la fine del mese. Se si riesce a chiudere l'operazione entro il 31 agosto, si può avviare anche un discorso sui lavoratori".

Trenta lavoratori a rischio

Sono 25 le insegnanti della scuola elementare e materna che restano a spasso, insieme ai cinque addetti impiegati nel convitto. Con la chiusura dell'istituto, i bambini sono già 'migrati' in altre scuole, pubbliche e paritarie. Solo per una classe quarta, in collaborazione con la Fism, è riuscito il trasferimento in blocco di tutti gli alunni e le loro maestre: saranno ospitati l'anno prossimo per la quinta al Sant'Alberto Magno.

Per quanto riguarda le 70 studentesse universitarie del convitto, invece, al momento non ci sono soluzioni e "rischiano di dover lasciare gli studi a Bologna", mettono in guardia i sindacati di categoria di Cgil-Cisl-Uil che seguono la vicenda.

Tavolo di salvaguardia in città Metropolitana

In Città metropolitana è stato aperto un tavolo di salvaguardia e, come spiega il capo di gabinetto Sergio Lo Giudice, si sta valutando la possibilità di attivare un percorso di ammortizzatori sociali per 12 mesi. 

"C'è un tema della tutela della dignità del lavoro - afferma l'assessore alla Scuola, Daniele Ara - dobbiamo mettere queste persone in condizioni di avere ammortizzatori sociali e un futuro certo". Tornando alla congregazione, l'avvocato non nasconde tutta la sua amarezza per come la vicenda è stata trattata. "Le notizie di stampa non erano del tutto corrette - attacca - la situazione è stata strumentalizzata. Le decisioni sono state prese dal capitolo generale della congregazione, le suore non hanno possibilità di scelta". A causa della crisi delle vocazioni, sottolinea Giustacchini, le mantellate non sono più presenti a Bologna da diversi anni.

"Le attività erano state date in gestione come ultimo tentativo - sottolinea l'avvocato - ma alla fine è stata presa la decisione sofferta di chiuderle, vendendo l'immobile. La congregazione però non ha mai voluto sfuggire alle proprie responsabilità, come invece è stata accusata in modo sgradevole. Le suore hanno sempre aiutato il territorio, chiedo rispetto". Contro la comunità religiosa si pronuncia Matteo Negri della Cgil. "Ci sono state date tante motivazioni e tutte in contrasto tra loro- critica- la crisi delle vocazioni, il problema dei costi, il calo degli iscritti. Ma l'unica che regge è la volontà di vendere l'immobile".

Contro la congregazione si scaglia anche Detjon Begaj, consigliere comunale di Coalizione Civica, che ha richiesto la commissione di oggi. "Seguono una logica da multinazionale- attacca- questi atteggiamenti non possono passare. E come aggravante c'è il fatto che in questi anni hanno goduto dei contributi del Comune per le scuole paritarie". Il capogruppo Pd, Michele Campaniello, e Filippo Diaco della lista 'Anche Tu Conti' segnalano la "priorità di tutelare le lavoratrici". Giacomo Tarsitano della lista Lepore assicura che "la maggioranza seguirà passo passo questa vicenda".

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