La Perla Bologna, la protesta delle sarte invade il centro

Corteo e consiglio comunale per le 126 procedure di licenziamento

Il corteo delle lavoratrici La Perla (Foto Schicchi)

Il corteo delle lavoratrici La Perla (Foto Schicchi)

Bologna, 27 luglio 2019 - Un corteo ironico ma agguerrito, una commissione consiliare interlocutoria, anche perché disertata dalla proprietà , una buona dose di confusione sui numeri e le speranze dei lavoratori appese, ormai, all’incontro al Mise di lunedì prossimo. Questo il riassunto del pomeriggio di protesta e confronti con le istituzioni che ieri ha visto un paio di centinaia di dipendenti de La Perla (VIDEO)invadere pacificamente il centro storico di Bologna, prima, e il cortile del Palazzo del Comune, poi.

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Dopo l’avvio di 126 procedure di licenziamento da parte del fondo proprietario, l’olandese Sapinda Holding, il tavolo di crisi aperto in Regione e la recente visita ai lavoratori del segretario PD Nicola Zingaretti, infatti, ieri è stata la volta dell’audizione di fronte al Consiglio comunale. Qui, a destare sconcerto è stata sopratutto la nota dell’amministratore delegato di Sapinda, Pascal Perrier, definita «imbarazzante» da diversi consiglieri presenti e colpevole, nelle parole dei delegati sindacali, di «giocare con numeri dietro ai quali stanno intere famiglie».

Il documento, infatti, ribadisce la necessità di drastici tagli per risollevare un gruppo che, a maggio 2019, segnava perdite per 108,5 milioni di euro, ma afferma anche che solo 26 posizioni ‘bolognesi’ - fra cucitrici, ricamatori, modellisti e sviluppatori - sarebbero a rischio, mentre gli altri 100 esuberi sarebbero operai e impiegati «più facilmente ricollocabili». In ogni caso, la vicenda è pronta ad arrivare sul tavolo del Mise, assieme alla richiesta di sospensione dei licenziamenti e a quella, finora ignorata da Sapinda, del ricorso a un anno di cassa integrazione.

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