Bologna, 11 febbraio 2025 – ''Sono sedici le manifestazioni di interesse pervenute nei termini da altrettanti soggetti industriali e finanziari in risposta all'avviso di vendita unitaria degli asset del gruppo La Perla''.
Lo comunica il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
''Alla luce del crescente interesse riscontrato, in particolar modo a ridosso della scadenza, i commissari hanno richiesto al Mimit l'autorizzazione a prorogare i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse di un paio di settimane, così da garantire la massima partecipazione alla procedura.

Tra i possibili pretendenti, nei giorni scorsi era circolato il nome di Calzedonia, col patron Sandro Veronesi.
La Perla, storico simbolo del Made in Italy
''Un grande successo e un passo decisivo verso la possibile rinascita di La Perla, storico simbolo del made in Italy. Grazie a un lavoro di squadra senza precedenti, stiamo trasformando una crisi in un'opportunità di rilancio industriale, un segnale importante per tutto il comparto della moda'', è il commento del ministro delle Imprese, Adolfo Urso.
La voce del sindacato
Arriva un commento anche da parte dei sindacati. “Sicuramente questa è una buona notizia – spiega Stefania Pisani, Filctem Cgil Bologna -, più manifestazioni ci sono e più aumenta la possibilità di ragionare su un vero rilancio del gruppo e quindi sulla tenuta occupazionale. Ma rimaniamo con i piedi per terra, l’alto numero di manifestazioni non significa poi necessariamente che dietro ci siano piani di rilancio industriali affidabili”.
Resta, tra l’altro, il problema urgente degli ammortizzatori sociali scaduti (per 40 dipendenti di una delle società del gruppo) o che stanno per scadere (il 10 aprile un’altra decina di dipendenti rischia di restare a piedi).
“Le risposte a questa grave situazione di difficoltà non possono arrivare tra un mese, ne abbiamo bisogno ora, nell’immediato”, le parole di Pisani, che torna in pressing e annuncia nuove battaglie su questo fronte.
La legge salva-perline
Sarebbe allo studio del Governo una norma salva-'perline', da poter applicare a tutte le aziende che si dovessero trovare nella stessa situazione del marchio bolognese della corsetteria di lusso.
La Perla non è certo l'unica azienda del comparto moda in sofferenza. Tutto il settore sta attraversando una fase complicata, tanto che al ministero è stato aperto un tavolo ad hoc per affrontare le crisi.