Lamborghini, boom di assunzioni. In 150 alla casa di Sant'Agata Bolognese

Accordo raggiunto sulla somministrazione: sale a 24 mesi

Un lavoratore Lamborghini in produzione

Un lavoratore Lamborghini in produzione

Sant'Agata Bolognese, 19 dicembre 2018 - L’utilizzo della somministrazione sale a 24 mesi complessivi. Nel mezzo c’è un’assuzione a tempo indeterminato. Automobili Lamborghini si conferma all’avanguardia, in tema di contrattazione. Lo conferma anche il nuovo accordo firmato con i sindacati sulla somministrazione, prevedendone «un’estensione fino a 24 mesi in modo da innovare la disciplina aziendale avvalendosi dei margini di manovra previsti dal Decreto dignità». Non a caso Michele Bulgarelli, segretario della Fiom-Cgil, e Roberta Castronuovo (Fim-Cisl) parlano di Lamborghini come «best practice per il territorio e per la categoria». L’intesa stabilisce le modalità di superamento del limite dei 12 mesi di contratto senza la necessità di ricorrere a causali, per consentire ai lavoratori – che saranno a questo scopo assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro – una maggiore permanenza in azienda.

Inoltre, al termine della somministrazione in Lamborghini, l’accordo consente agli stessi lavoratori «di beneficiare di maggiori possibilità di ricollocamento – fa sapere Lamborghini – oltre ad avvalersi degli istituti previsti dal contratto collettivo di tale categoria. Confermiamo l’impegno a erogare piani formativi dedicati ai somministrati e a riconoscere un significativo contributo economico al lavoratore alla scadenza del contratto di somministrazione». L’indennità di mancata conferma è pari a circa 200 euro per ogni mese di permanenza in azienda.

Il chief human capital officer Umberto Tossini parla di accordo che conferma come «Lamborghini si sia dimostrata nuovamente tempestiva nell’affrontare con le parti sociali i cambiamenti del sistema normativo e nel trovare soluzioni che vadano incontro alle esigenze dell’azienda, ma anche dei lavoratori». «Quest’intesa – osservano Bulgarelli e Castronuovo – ribadisce che con la contrattazione si possono sempre migliorare le condizioni dei lavoratori ed evitare che i problemi vengano scaricati sulle figure più deboli, in questo caso i somministrati, ex ‘interinali’».

Continua intanto in maniera positiva il trend di crescita occupazionale: la Casa di Sant’Agata Bolognese ha completato il piano di 150 assunzioni inizialmente concordato entro aprile 2019, con un anticipo di ben quattro mesi sul piano originario. Dei 150 nuovi ingressi, tutti a tempo indeterminato, 100 riguardano personale diretto, assegnato a mansioni all’interno degli stabilimenti di produzione. «Questa accelerazione – fa notare l’azienda – è stata spinta dall’andamento positivo del terzo modello, il Super Suv Urus, che aveva già consentito l’assunzione di ben 500 risorse negli anni precedenti».

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