Lamborghini Bologna, ricavi e margini: il primo semestre 2022 è da record

Boom di ordini: consegnate oltre cinquemila auto, e le richieste coprono anche il 2023. Incassati più di 1,3 miliardi

Per Lamborghini il primo semestre del 2022 è da record

Per Lamborghini il primo semestre del 2022 è da record

Bologna, 2 agosto 2022 - La culla della Motor Valley porta bene al toro di Sant'Agata Bolognese. Lamborghini fa segnare un semestre da record dal punto di vista di vendite, ricavi e margini: Le consegne globali si attestano a 5.090 unità (+4,9%), mentre sul fronte degli indicatori finanziari il fatturato ha raggiunto 1,332 miliardi di euro, in aumento del 30,6% rispetto ai primi sei mesi del 2021. Anche il risultato operativo ha fatto registrare un incremento del 69,6%, passando da 251 a 425 milioni di euro. Il corrispondente margine operativo ha raggiunto il 31,9%, superando il 24,6% raggiunto nello stesso periodo del 2021.

I motivi del successo sono presto spiegati dalla casa costruttrice: l'aumento dei volumi, del mix prodotto, l'incremento delle personalizzazioni e i positivi tassi di cambio. "Chiudiamo un semestre straordinario, nonostante le continue incertezze date dallo scenario geopolitico. E le prospettive sono altrettanto positive: gli ordini raccolti coprono già tutto il 2023", assicura Stephan Winkelmann, presidente e ad di Lamborghini. 

La distribuzione degli ordini e i modelli più in voga

Le consegne Lamborghini sono distribuite in maniera abbastanza bilanciata su tutte e tre le macro-regioni in cui l'azienda del toro è presente, America, Asia Pacifico ed Emea (Europa-Middle East e Africa), che si spartiscono rispettivamente il 34%, il 25% e il 41% dei volumi globali. Nel dettaglio, gli Stati Uniti si riconfermano il primo mercato (1.521 unità), seguiti da Mainland China-Hong Kong e Macao (576), Germania (468), Regno Unito (440) e Medio Oriente (282). In termini di modelli, il Super SUV Urus assorbe il 61% delle vendite, contro il 39% dei modelli supersportivi Huracán e Aventador, quest'ultima a fine produzione.

La rivoluzione ibrida: "Nel 2025 il 50% della Co2 in meno"

Il 2022 di Lamborghini ha già visto una accoglienza molto positiva per la Huracán Tecnica, svelata ad aprile, ma soprattutto registrerà a metà agosto il face-lift della Urus, che sarà svelato a Pebble Beach, e a fine anno l'ultima versione della Huracan "che sarà anche l'ultima Lamborghini alimentata solo da un motore a scoppio".

Lo ha detto l'ad Stephan Winkelmann a margine della presentazione dei conti.  "E' in arrivo la nostra 'rivoluzione ibrida' con la nuova Aventador, seguito nel 2024 dalla nuova generazione di Hurus e Huracan. Grazie a questo, puntiamo a raggiungere nel 2025 il target di abbattimento della Co2 di almeno il 50%, mantenendo al tempo stesso il nostro impegno di fornire sempre più performance" continua.  

L'ad ribadisce la "road map di Lamborghini sulle emissioni con una ibridizzazione crescente e il ricorso a carburanti sintetici, prima di passare all'elettrico sulla Urus e su un ipotetico quarto modello".

"Abbiamo qualche anno per capire se la benzina sintetica avrà un futuro e per decidere" la strategia della prossima generazione di vetture, quella che debutterà dopo il 2026, osserva il manager che evidenzia la difficoltà di pianificare con il target dello stop Ue alle vetture endotermiche a partire dal 2035.  "Certo, ai piccoli costruttori l'Europa da' una deroga di 12 mesi rispetto a quella scadenza ma per un costruttore come noi non significa nulla" osserva. "Dobbiamo fare le scelte giuste: ci piacerebbero i carburanti sintetici ma molte località abbatteranno le soglie di emissioni per l'ingresso molto prima del 2035. E noi produciamo macchine che devono essere omologate e accettate in tutto il mondo" conclude Winkelmann. 

 

 

 

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