Lavoro: Ducati, con il boom di ordini arrivano 600 contratti a termine

Il numero di dipendenti a tempo determinato raddoppia rispetto ai ‘normali’ picchi produttivi. Ecco cosa prevede il nuovo accordo con i sindacati

Ducati, 600 nuovi contratti a termine (Dire)

Ducati, 600 nuovi contratti a termine (Dire)

Bologna, 30 aprile 2021 - Il boom di ordini in Ducati (in crescita del 93% rispetto allo scorso anno e del 135% rispetto al 2019) porta 600 contratti a termine. Lo mette nero su bianco la Rossa di Borgo Panigale, in una nota in cui si annuncia un accordo con i sindacati che prevede alcuni ritocchi al premio di risultato, l’inserimento del terzo turno nelle aree di assemblaggio veicolo e motore e la stabilizzazione tra part time e full time entro fine anno.

Il numero di dipendenti a termine, così, di fatto raddoppia rispetto ai ‘normali’ picchi produttivi, quando di solito Ducati assume non più di 300 persone con contratto a tempo determinato.

Ma stavolta, per raggiungere gli obiettivi di vendita, servono rinforzi. E così l’accordo prevede anche 80 stabilizzazioni: metà sono rappresentate da addetti a termine che diventano dipendenti part time a tempo indeterminato, metà da addetti a tempo indeterminato che passano da part time a full time.

In particolare l’accordo introduce, per la prima volta nella storia della Rossa di Borgo Panigale, il terzo turno per 130 persone al lavoro nelle aree di assemblaggio veicolo e motore. I tre turni giornalieri, ma con un sistema diverso, esistevano già in un altro reparto e riguardavano 80 persone in virtù del contratto integrativo del 2015.

L’accordo sul premio di risultato, invece, prevede somme più alte per i livelli più bassi che non hanno potuto usufruire dello smart working durante la pandemia.

"Sono molto contento che abbiamo inviato un chiaro segnale di impegno, soprattutto in questi tempi difficili - dichiara Sebastian Patta, direttore risorse umane di Ducati - I nostri dipendenti hanno dimostrato un alto grado di flessibilità e di responsabilità nel corso dell'ultimo anno e vorrei esprimere per questo i miei più sinceri ringraziamenti".

Soddisfatto Simone Selmi (Fiom-Cgil): "L'accordo firmato in Ducati Motor è la conferma che anche nei momenti complicati come l'anno 2020 un sistema di relazioni sindacali avanzate può fare la differenza sia in termini di tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, sia per la salvaguardia del patrimonio industriale".

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