Les Copains Bologna, parla l’Ad: "Costretti a liquidare"

Zambelli: "Soggetti interessati a rilevare la società si sono tirati indietro. Ma non abbiamo intenzione di cedere il marchio, né macchinari o attrezzature"

Un modello del marchio Les Copains presentato in una sfilata a Milano

Un modello del marchio Les Copains presentato in una sfilata a Milano

Bologna, 24 febbraio 2022 - Una storia lunga più di settant’anni che ora tende al crepuscolo, e che nel rischio eclissi per Les Copains – il marchio di abbigliamento made in Bologna fondato negli anni ’50 da Mario Bandiera e nel 2019 passato sotto la proprietà di Super Srl, della famiglia Zambelli – innescato dalla messa in stato di liquidazione da parte dell’attuale proprietà, avvenuta nei giorni scorsi, fomenta versioni e storie legate al prossimo destino della griffe.

Una situazione su cui, per la prima volta, ha deciso di prendere parola anche la stessa proprietà del marchio Les Copains, con Rodolfo Zambelli, amministratore delegato di Super Srl, in qualità di liquidatore della società, che fa sapere come: "In relazione alle notizie apparse in questi giorni (relativamente alla messa in stato di liquidazione di Les Copains, ndr) devo precisare che Super Srl è stata costretta a deliberare la messa in liquidazione, poiché soggetti che sembravano interessati a rilevare la Società hanno ritirato la propria disponibilità sia sul piano finanziario, che industriale". Lo stesso Ad in un primo momento si era limitato a definire l’operazione come "un atto dovuto", senza entrare nei dettagli.

La situazione creatasi ha così gettato in subbuglio i circa 40 lavoratori dipendenti del gruppo, divisi tra la sede in città di via Stendhal, dove oltre allo spaccio sono presenti i laboratori e i macchinari di Les Copains, e gli outlet a Barberino del Mugello e quello a Noventa di Piave. Ma, come precisa il liquidatore Rodolfo Zambelli: "Super non ha affatto ceduto il marchio Les Copains, né le proprie attrezzature, macchinari ed impianti e non ha intenzione di farlo. Super infatti da subito si è resa disponibile nei confronti delle organizzazioni sindacali, al fine di ricercare la soluzione maggiormente tutelante per le maestranze, compatibilmente con l’oggettivo stato di crisi dell’azienda".

Le stesse organizzazioni sindacali nei giorni scorsi avevano denunciato una situazione "preoccupante" legata alle controversie conseguenti alla messa in stato di liquidazione della società, ma l’amministratore delegato di Super Srl specifica anche come "la liquidazione ha come unico fine quello di preservare il patrimonio della società e garantire i diritti dei creditori", conclude Rodolfo Zambelli. Nei giorni scorsi, su queste colonne la a Filctem Cgil provinciale aveva denunciato una situazione "molto delicata", con i dipendenti che nel mezzo della crisi del marchio non avrebbero ancora ricevuto "le ultime tre mensilità arretrate, oltre alla tredicesima di dicembre e ai premi moda". In questo contesto, la gestione della liquidazione resta perciò in costante evoluzione.  

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