
Uno sciopero dei lavoratori della Marelli, pronti a una nuova mobilitazione
Bologna, 11 giugno 2025 – Torna a ‘suonare l’allarme’ alla Marelli (ex Weber). Il maggior produttore italiano di componentistica auto, con sede anche a Crevalcore, ha infatti avviato una procedura di fallimento che mette a rischio potenzialmente più di 6mila lavoratori.
L'allarme viene lanciato congiuntamente da Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr, che chiedono l'intervento immediato del governo dopo aver "appreso con estrema preoccupazione che Marelli ha avviato la procedura di ristrutturazione finanziaria denominata 'Chapter 11', prevista dal diritto statunitense sui fallimenti. Dopo una fase di apparente recupero, l'azienda ricade dunque in una condizione di crisi conclamata".
Le sigle incontreranno l'azienda giovedì 12 giugno. "Riteniamo però molto importante, anzi fondamentale, l'apertura di un tavolo di confronto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al quale abbiamo già formalmente chiesto di attivarsi per seguire da vicino la vicenda – sottolineano le organizzazioni sindacali –. Ad oggi, però, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. È evidente che non sono più tollerabili ulteriori rinvii per tutelare i quasi 6.000 occupati coinvolti e difendere la presenza industriale del gruppo in Italia. Mai come ora è necessario l'intervento del Governo nei confronti di Marelli, per evitare l'ennesima catastrofe nel nostro Paese".