Bologna: ecco Margherita, il nuovo supercomputer al servizio di Ausl e Regione

Il cervellone potrà fare la differenza in gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell'inquinamento

Mattarella e Leonardo, il più potente supercomputer in regione

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Bologna, 27 febbraio 2023 - MarghERita è il nuovo supercomputer di cui si è dotata la Regione: il nuovo device sarà a disposizione di enti locali, Ausl, università, agenzie, società di servizi pubblici e istituzioni presenti in Emilia-Romagna.

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Dotato di 150 microprocessori, il supercalcolatore è pensato per consentire a tutte le amministrazioni locali di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie: quattro gli ambiti di intervento - prioritari, ma non esclusivi - in cui la potenza di MarghERita può fare la differenza: gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell'inquinamento.

Il computer Margherita, quanto è potente

"Questa macchina è 50mila volte più veloce di un pc da tavolo: con capacità di calcolo, dati e algoritmi complessi, parliamo di intelligenza artificiale, si possono monitorare e prevedere cn più accuratezza e con maggiore anticipo una serie di fenomeni che incidono sulla vita delle persone", spiega Francesco Frieri, direttore generale Risorse Europa innovazione e istituzioni della Regione. Per la sanità, che già durante il Covid si era servita di previsioni, ci sono già progetti pronti.

"Lavoreremo sulla sorveglianza epidemiologica - assicura Frieri - il progetto è nato durante l'emergenza Covid: con debiti algoritmi oggi potremmo arrivare a prevedere dove si svilupperebbero zone potenzialmente rosse con diversi giorni di anticipo. Come si diffonde il Covid non dipende solo dalla natura del virus, ma anche dai comportamenti delle persone che variano per età, luogo e ore della giornata".

Il bando sarà aperto dal primo marzo "e resterà aperto per un anno, attendiamo i progetti di utilizzo della macchina che è a disposizione degli enti pubblici nella Torre 52 di viale Aldo Moro e in parte nel data center di Lepida di Ferrara", aggiunge Eleonora Verdini, dirigente settore Dati e Big Data della Regione.

La regione dei big data

Oltre ai grandi supercomputer, come Leonardo o l'ECMWF, la giunta regionale ha deciso di investire 3,5 milioni di euro nel progetto Big Data Platform, realizzato grazie al supporto tecnologico della società in-house Lepida e il coinvolgimento dell'Ifab-Fondazione Big Data .

L'operazione è finanziata con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e servirà anche per supportare al meglio i territori, soprattutto le zone rurali e montane. «Vogliamo mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche della nostra Regione uno strumento estremamente sofisticato, moderno, affidabile per la gestione dei dati - sottolinea Paola Salomoni, assessora regionale alla Agenda digitale -. Queste informazioni oggi sono una risorsa che, se gestita adeguatamente, migliora il governo dei territori e semplifica la vita dei cittadini. Un altro passo fondamentale volto ad attuare gli obiettivi dell'Agenda Digitale regionale che ambisce a un'eccellenza che non lasci indietro nessuno”.

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