Bologna, è morto Massimo Marchesini, fondatore dell'omonimo gruppo

Aveva 85 anni, ed era presidente onorario del gruppo di Pianoro nella produzione di macchine per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici. I funerali domani nella chiesa di San Bartolomeo di Musiano

Massimo Marchesini, fondatore dell'omonimo gruppo

Massimo Marchesini, fondatore dell'omonimo gruppo

Bologna, 23 marzo 2018 - È morto Massimo Marchesini, storico fondatore e presidente onorario dell'omonimo gruppo di Pianoro (Bologna) attivo nella produzione di macchine per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici. Aveva 85 anni. I funerali saranno domani nella chiesa di San Bartolomeo di Musiano alle 15. L'azienda oggi è guidata dal figlio Maurizio, fino a luglio presidente di Confindustria Emilia-Romagna. 

"Si è spento serenamente ieri a Bologna, con i conforti religiosi - spiega la famiglia -. Era nato da carrettieri bolognesi nel 1933, studiato con passione alle Aldini Valeriani e diventato meccanico di una nota azienda di macchine automatiche, nel 1974 ha tentato la grande impresa di mettersi in proprio. In questo momento così doloroso vogliamo che tutti lo ricordiate per le sue doti da imprenditore, leader e maestro. Ci ha insegnato il valore del lavoro come orgoglio personale, il valore di vivere in una comunità che ogni giorno fatica per crescere e migliorarsi".

. "Come sapete - prosegue la famiglia Marchesini - teneva soprattutto alla crescita dei giovani. Voleva che diventassero uomini, cittadini e lavoratori seri, capaci e responsabili. Oggi è questa l'eredità che vi chiediamo di raccogliere insieme a noi per continuare la sua opera tenendo vivo il suo ricordo e soprattutto i suoi insegnamenti".

Parole di cordoglio arrivano da Simonetta Saliera, presidente dell'Assemblea legislativa regionale e ex sindaco di Pianoro: "Massimo Marchesini - ha scritto - è stato uomo di spessore: schietto e sensibile, di antica solidità e onestà. Ha rappresentato un esempio di quella generazione di bolognesi che, nell'immediato dopoguerra, con la loro intelligenza, il loro duro lavoro hanno contribuito a costruire il benessere della nostra terra: a realizzare imprese che nate in un garage sono diventate colossi internazionali e a considerare sempre il lavoro e i lavoratori come un patrimonio dell'azienda. La sua scomparsa addolora tutti: ai figli, ai suoi cari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno lavoratori con lui vanno le nostre più sentite condoglianze".

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