Mercatone Uno, l'Associazione fornitori. "Nuovo organo di garanzia"

Il direttore Beozzo: "Le aziende creditrici sono oltre 500, raccogliamo il 50% del credito"

Una protesta dei dipendenti del Mercatone Uno

Una protesta dei dipendenti del Mercatone Uno

Bologna, 27 giugno 2019 - Un'azione di responsabilità verso i vecchi commissari di Mercatone Uno e un nuovo organo di garanzia. Sono le richieste dell’Associazione fornitori Mercatone Uno: «Le aziende creditrici sono oltre 500, la nostra associazione raccoglie oltre il 50% dei 265 milioni di credito – calcola il direttore William Beozzo –. Dobbiamo essere rappresentati».

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Beozzo, l’ex commissario Tassinari dice che si è fatto il possibile. «Quando andavamo a Imola ci dicevano che andava tutto bene e che saremmo stati pagati. Con una perdita di cinque milioni al mese e 265 milioni di crediti non pagati non mi sembra che andasse tutto bene. E abbiamo consegnato a una società con sede a Malta, con 10.000 euro di capitale sociale, 55 punti vendita che già perdevano 5 milioni al mese».

Cosa bisognava fare? «Shernon Holding andava fermata a settembre 2018, bisognava portare i libri in Tribunale. Questo evitava di trovare 96 milioni di crediti non pagati da Shernon Holding. Aggiungo: la settimana prima della cessione, Shernon comunicò ai commissari che non aveva più i fondi finanziatori. L’amministrazione straordinaria ha provveduto ugualmente a cedere i 55 punti di vendita».

Secondo loro era una scelta obbligata. «Bisognerebbe spiegare che cosa ha portato a renderla l’unica scelta obbligata. Abbiamo chiesto al ministero quali sono state le condizioni che hanno portato a questo».

Della crisi di Mercatone si sapeva da anni. Perché le imprese hanno continuato a esporsi? «A noi veniva detto che le cose andavano bene. Quando dicevamo a Mise e Tribunale che non c’erano le condizioni per tenere in piedi l’amministrazione straordinaria nessuno ci ha appoggiato. Decine di aziende sono morte di credito, non di debito».

Avete sentito il governo? «Stiamo ancora aspettando che ci invii la documentazione richiesta e che ci avrebbe promesso il 30 maggio».

Quali saranno le prossime mosse? «Stiamo continuando a fare le analisi sui bilanci, ci serve per capire la situazione reale di Mercatone Uno. Ci diano la possibilità di andare avanti con le analisi. Io ritengo che i nuovi commissari debbano intraprendere un’azione di responsabilità verso i commissari uscenti e dev’essere nominato un nuovo organo di sorveglianza, con dentro l’associazione».

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