Motor Show, non si farà a Bologna. Parte il trasloco a Modena

Spazi troppo ristretti in Fiera: cancellata l’edizione di dicembre

Motor Show, trasloco a Modena (FotoSchicchi)

Motor Show, trasloco a Modena (FotoSchicchi)

Bologna, 24 settembre 2018 - Il Motor Show si ferma di nuovo. E, chissà, se questa volta ripartirà. Il salone dell’automobile in programma dal 6 al 9 dicembre nei padiglioni di BolognaFiere non si farà. Un altro forfait dopo quelli del 2013 e del 2015. L’ultimo capitolo della lunga agonia di una manifestazione dal glorioso passato che ora, forse, ripartirà da Modena. I vertici dell’Expò studiano un nuovo salone da realizzare sotto la Ghirlandino, società comunque controllata da via Michelino nella primavera del 2019.

Una kermesse a metà tra i padiglioni modenesi e il circuito dell’autodromo di Marzaglia. Domani, a Milano, la società svelerà le strategie per il futuro. Di certo c’è che a dicembre il Motor Show bolognese ancora una volta non ci sarà. Nel 2013 fu la lunga recessione che portò le case automobilistiche a cancellare la partecipazione al salone bolognese. Due anni dopo andò in scena il medesimo copione con la battaglia tra BolognaFiere e i francesi di Gl Events che all’epoca organizzavano la kermesse.

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Quest’anno a intonare il De profundis del salone italiano sono stati prima i conti (l’edizione passata si è chiusa con un passivo da 1,7 milioni) e poi gli spazi. Nell’area 48 (quella che storicamente era dedicata alle gare all’aperto) il piano di restyling dell’Expò prevede la costruzione di un nuovo padiglione fondamentale per trattenere le manifestazioni – Eima e Cersaie – che necessitano di metri quadri aggiuntivi. In quest’ottica il Motor Show è il sacrificato naturale.

Per l’edizione 2018 il responsabile del salone, l’ex Fca Rino Drogo, aveva immaginato un programma in tono minore. Una durata inferiore, con appena cinque giorni di evento, e un orario di apertura al pubblico prolungato fino alle ore 21.30 nei giorni di venerdì e sabato e con biglietto ridotto per chi entrava alle ore 18. Ma anche la versione light non è bastata. A conferma che gli spazi per un salone italiano dell’auto sono davvero ridotti.

La manifestazione potrebbe ripartire da Modena mentre BolognaFiere dovrà trovare un altro modo per occupare il calendario di fine anno. Quarantadue anni dopo il suo debutto, la kermesse inventata dall’imprenditore bolognese Mario Zodiaco non avrà più spazio tra i padiglioni. La cura per sopravvivere è un quartiere fieristico più piccolo e il richiamo alle radici della Motor Valley peraltro già utilizzate in passato per tentare di rianimare il salone. Chissà se questa volta funzionerà.

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