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Nvidia tratta per sbarcare al Tecnopolo: una torre per i colossi del software

Lo annuncia la Regione: oltre all’azienda californiana da 3mila miliardi di euro di fatturato, trattative anche con Cisco, altro leader mondiale dell’informatica

Bologna, 16 gennaio 2025 – Il primo passo c’è stato quando è stato annunciata la collaborazione per salvare la Garisenda: Nvidia sta creando un gemello digitale della torre. Il colosso californiano leader mondiale del computing con intelligenza artificiale sviluppa il modello per comprendere ulteriormente l’attuale comportamento della struttura e sviluppare scenari predittivi.

Ora, il nuovo passo avanti: la stessa Nvidia è in trattativa con la Regione Emilia-Romagna per insediarsi nell'area dell'ex Manifattura tabacchi, al fianco dei supercomputer già in funzione.

Lo annuncia il vicepresidente Vincenzo Colla: proprio per ospitare le principali software house del mondo, insieme ad altre aziende locali interessate, la Regione ha sulla carta la costruzione di una nuova torre all'interno del Tecnopolo da 20.000 metri quadrati, con un investimento stimato in circa 80 milioni di euro.

Ma la risorse vanno trovate. "Con Stmicroelectronics abbiamo già firmato un accordo", sottolinea Colla, che parla anche dell'interessamento di un altro colosso dell'informatica come Cisco. E poi c'è appunto Nvidia, con cui "abbiamo un dialogo aperto". Ma Colla avverte: "Nvidia fa 3.000 miliardi di euro di fatturato con 20.000 persone, noi non li facciamo di prodotto interno lordo con 23 milioni di occupati. Queste sono le bestie con cui abbiamo a che fare. Sarebbero capaci di comprarsi tutta l'Emilia-Romagna, non solo una palazzina qui dentro", si concede la battuta il vicepresidente.

In questo contesto, rimarca dunque colla, "il controllo pubblico delle reti diventa fondamentale. Non dobbiamo mai consegnarle ai privati, altrimenti perdiamo la nostra autonomia". Al Tecnopolo troveranno posto anche l'Università Onu e l'Enea, che porterà nel capoluogo emiliano un progetto sull'economia circolare e 250 ricercatori. Entrambe le sedi dovrebbero essere pronte entro la metà del 2026.

Dopodichè la Regione deve affrontare anche la riqualificazione del complesso detto 'Le Ballette', dove avranno sede il Cineca, l'Infn, il Centro nazionale sull'Ia e Arpae.