Bologna, 9 dicembre 2024 - Un nuovo punto di riferimento per i passeggeri di Italo, in una lounge che segue lo stile elegante dell'azienda, nella Stazione di Bologna.
Il presidente Luca Cordero di Montezemolo e l'amministratore delegato Gianbattista La Rocca inaugurano il nuovo spazio per i passeggeri di Italo, "che mancava a Bologna, città centrale per il nostro network".
Un'occasione per presentare le strategie e le novità della prossima stagione invernale, all'insegna dell'intermodalità con l'obiettivo di raggiungere 26 milioni di passeggeri. Con una flotta di 51 treni e 100 bus targati Itabus ricopre 54 città e 62 stazione, offrendo 118 servizi ferroviari al giorno e 30 collegamenti intermodali che uniscono treno e bus attraverso un unico biglietto di viaggio valido per entrambi i mezzi.
Ma Italo viaggia ben oltre il confine nazionale, ampliando lo sguardo all'estero: per ora sono sei i viaggi quotidiani per Lubiana e Zagabria, collegate alle principali città italiane, arrivando con il treno a Mestre e prendendo un Itabus dedicato.
"L'accordo con il gruppo Ponte come azionista di riferimento è stato molto importante, perché ci permette di essere l'unico gruppo europeo di intermodalità, grazie al ragionamento del biglietto unico - spiega il presidente Montezemolo -. E poi l'integrazione con le navi passeggere che arrivano nei nostri porti, con il nostro treno e autobus".
Un servizio "di grande orgoglio - continua Montezemolo -, partito dal niente. Insieme alla televisione, la più grande privatizzazione mai fatta in Italia. Non esistono treni privati di alta velocità in Europa, che noi abbiamo grazie a un'azienda che offre grandi servizi", su treni di qualità e innovativi, che seguono l'impronta green.
"Abbiamo raggiunto un alto numero di turisti, facendo un buon lavoro con gli Usa. Vogliamo continuare a investire - aggiunge il presidente -. Siamo soci privati e grossi clienti dello Stato, perché Rfi ci affitta le tratte e con loro c'è un dialogo aperto".
E su questo, "credo nella collaborazione e nella sinergia, con uno spirito di squadra italiano che può avere tante possibilità - dice -. Poi, spero di sviluppare una grande azienda nazionale di autobus che permetta a turisti e famiglie di raggiungere tanti centri che con il treno non si raggiungono".
Cosa offre Bologna
Il nuovo spazio destinato ai passeggeri Italo segue l'onda del comfort e del relax. Nel piazzale ovest della Stazione centrale, i viaggiatori possono usufruire di servizi come wi-fi, quotidiani e ristorazione espressa.
Una "sala di attesa" che unisce innovazione ed eleganza in uno dei punti strategici dell'azienda. "Qui mancava un punto di riferimento - commenta il presidente Montezemolo -. Sono contento di questa apertura a Bologna, che sta diventando un hub molto centrale per gli autobus".
Nel capoluogo felsineo "c'è già una stazione di autobus molto forte ed è centrale, ma lo è anche per Italo". Presto un accordo anche con l'aeroporto Marconi, che "è fortissimo". Vogliamo chiuderlo entro Pasqua, quindi entro aprile - annuncia Montezemolo -, con una nostra biglietteria. Il trasporto collettivo sarà il futuro: l'integrazione treno, bus e aeroporto è fondamentale".
"Stiamo lavorando per fare integrazione - precisa l'ad La Rocca -. Vorremmo il nostro personale all'interno del Marconi garantendo un'interfaccia diretta con chi arriva e offrendo i nostri servizi; poi, stiamo ragionando per avere un biglietto integrato tra l'alta velocità e l'aeroporto, attraverso il People Mover. Questo consente di collegarsi più facilmente con la stazione dando un apporto maggiore anche al People Mover".
Gli investimenti
Dall'inizio "abbiamo investito cinque miliardi - elenca La Rocca - e continueremo a farlo per raggiungere sempre più mete in Italia e arricchire le frequenze. Il nostro gruppo ha un'età media di 32 anni: sul personale investiamo, scegliendo persone giovani senza esperienze lavorative. Il 50% è di quota femminile in qualsiasi area dell'azienda; nell'area management è al 45%".
In dodici mesi "abbiamo trasportato 26 milioni di passeggeri - continua La Rocca -. Vogliamo investire nel futuro e Bologna è uno snodo per la mobilità, un asse centrale".