NuovamacutLive, via alla prima edizione tutta digitale

Si parte maercoledì 4 novembre, la manifestazione durerà tre giorni. Ecco programma e ospiti

Sauro Lamberti, ad di Nuovamacut

Sauro Lamberti, ad di Nuovamacut

Bologna, 2 novembre 2020 - NuovamacutLive, in occasione della decima edizione, trasloca per intero sul digitale. La manifestazione promossa da Nuovamacut, del gruppo Teamsystem, prenderà il via mercoledì 4 novembre e durerà tre giorni: coinvolgerà 38 speaker, impegnati in oltre 20 sessioni tecniche di approfondimento per tutto il comparto produttivo. Ci sarà anche un’area expo virtuale per interagire live con tutti i partner. L’evento si propone come un momento di riflessione sui temi della trasformazione digitale. "Now, ossia il qui ed ora, esprime l’urgenza delle risposte irrinunciabili e non ritardabili allo shock indotto dal Covid-19 – spiega Sauro Lamberti, ad di Ts Nuovamacut -. Innovazione, condivisione, digitale, cloud, sostenibilità, lavoro agile, stampa 3D sono tutte le leve che abbiamo a disposizione per uscire più velocemente da questa crisi senza precedenti. L’evento sarà digitale e questo ci permetterà di sviluppare un palinsesto più ampio e profondo con 24 ore di contenuti in diretta: keynote, condivisioni di esperienze e approfondimenti tecnici. Crediamo ed investiamo ancora di più nel senso di servizio, condivisione e formazione che ha il NuovamacutLive".

Ogni giorno l’apertura dei lavori sarà affidata a un ospite: il 4 novembre il divulgatore digitale Rudy Bandiera racconterà i motivi per i quali le aziende non possano più rimandare la digitalizzazione dei processi. La seconda giornata, 5 novembre, vedrà invece protagonisti i manager di tre aziende ospiti: Lorenzo Balli (ceo di Everex), Patrick Malservisi (supply Is/It director di Toyota Material Handling Europe) e Federico Testarella (ceo di Acma, del gruppo Coesia). Nell’ultima giornata Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, affronterà il complesso tema del capitale umano, soprattutto alla luce di un anno particolare che ha visto 8 milioni di persone in Italia (e tre miliardi nel mondo) costrette a lavorare da casa di punto in bianco.

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